(AGENPARL) – mer 15 febbraio 2023 Comunicato stampa
Lussemburgo, 15 febbraio 2023
L’Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico dell’UE: risultati non all’altezza delle ambizioni
– L’UE ha fornito in totale 729 milioni di euro di aiuti ai paesi in via di sviluppo colpiti dal cambiamento climatico
– L’iniziativa non è stata abbastanza focalizzata sui bisogni dei paesi più vulnerabili
L’Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico (iniziativa UE avviata nel 2007 per sostenere i paesi poveri in via di sviluppo nella lotta al cambiamento climatico) non è stata all’altezza delle aspettative. Questa è la conclusione di una nuova relazione pubblicata oggi dalla Corte dei conti europea. Gli auditor della Corte hanno trovato pochi elementi a conferma del successo dell’iniziativa nell’accrescere la resilienza dei paesi al cambiamento climatico. In termini di efficienza, le azioni completate hanno generalmente prodotto il risultato previsto, ma talvolta a un costo elevato.
“Abbiamo rilevato che l’impatto dell’iniziativa “Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico” è stato inferiore alle aspettative e che il passaggio previsto fra lo sviluppo di capacità e le azioni più concrete a sostegno diretto della popolazione non è stato sistematico”, ha dichiarato Hannu Takkula, il membro della Corte responsabile dell’audit. “Crediamo che la Commissione dovrebbe concentrarsi sui soggetti maggiormente colpiti dal cambiamento climatico e far confluire quanto appreso sia nelle future azioni di contrasto del cambiamento climatico che nelle future iniziative di sostegno.”
L’approccio dell’Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico si basava su due pilastri: da un lato promuovere il dialogo e la condivisione delle conoscenze; dall’altro fornire sostegno tecnico e finanziario per le misure di adattamento, mitigazione e riduzione del rischio di catastrofi.
La Corte ha riscontrato che l’iniziativa non ha misurato i miglioramenti della situazione dei beneficiari, né ha prestato sufficiente attenzione alle necessità dei soggetti più colpiti. Gli aiuti non sono sempre arrivati ai destinatari vulnerabili che ne avrebbero dovuto beneficiare: ad esempio, poche azioni includevano attività specificamente rivolte alle esigenze delle donne e altre attività avevano costi proibitivi per i nuclei familiari più poveri. Inoltre, le attività pilota che avevano ottenuto buoni risultati avrebbero potuto essere estese in modo che un numero maggiore di persone ne potesse beneficiare.
L’Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico non ha mai attirato i finanziamenti aggiuntivi che Stati membri e settore privato avrebbero dovuto fornire. Malgrado il significativo deficit di finanziamenti, la Commissione non ha mai rivisto gli ambiziosi obiettivi inizialmente definiti. Inoltre, durante la seconda fase (Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico (plus), 2014‑2020), i criteri adottati dalla Commissione per assegnare i finanziamenti hanno finito per ridurre proporzionalmente il sostegno ai paesi più vulnerabili.
La Commissione non ha esaminato in misura sufficiente la ragionevolezza dei costi iscritti nei bilanci della maggior parte delle azioni valutate dagli auditor della Corte. Ad esempio, le spese di gestione delle azioni variavano ampiamente ed erano particolarmente elevate nella regione del Pacifico. La Corte ha concluso che un’analisi dei costi più dettagliata avrebbe consentito di realizzare risparmi.
C’è stato inoltre un problema di notorietà e visibilità: nonostante abbia fornito sostegno a oltre 80 paesi, l’iniziativa non era granché conosciuta nei paesi in via di sviluppo né all’interno dell’UE, in parte perché le azioni finanziate non risultavano distinguibili da altre azioni dell’UE volte a contrastare il cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo. L’efficienza dell’iniziativa ha risentito inoltre della complessità della relativa organizzazione, in particolare della duplicazione dei meccanismi di sostegno e dei flussi di finanziamento.
Informazioni sul contesto
L’iniziativa “Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico” non aveva una propria linea di bilancio nel sistema contabile della Commissione europea, ma era finanziata attraverso lo strumento di cooperazione allo sviluppo e il Fondo europeo di sviluppo. Gli stanziamenti totali a favore dell’iniziativa sono ammontati a 728,8 milioni di euro, compresi i contributi forniti dai paesi dell’UE: 308,8 milioni di euro per la prima fase (2007‑2013) e 420 milioni di euro per la seconda, l’Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico (plus) (2014‑2020).
Nel 2020 la Commissione ha deciso di non proseguire l’iniziativa con un’ulteriore fase. Nel periodo 2021‑2027, la Commissione finanzierà una serie di azioni volte a contrastare il cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo attraverso un sostegno tematico e geografico nel quadro dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale.
La relazione speciale 04/2023, dal titolo “Alleanza mondiale contro il cambiamento climatico (plus) – I traguardi raggiunti non si sono rivelati all’altezza delle ambizioni”, è disponibile sul [sito Internet della Corte](https://www.eca.europa.eu/it/Pages/ecadefault.aspx).
Contatti per la stampa
__________________________________________________
ECA Press
12, rue Alcide De Gasperi – L-1615 Luxembourg
Testo Allegato: REGIONE PUGLIA AZIENDA OSPEDALIERO – UNIVERSITARIA Consorziale POLICLINICO DI BARI BARI – Piazza Giulio Cesare 11 ——————— Il Policlinico di Bari capofila del progetto transfrontaliero per il rafforzamento del settore della telemedicina Oggi a Bari il meeting del comitato direttivo del progetto Phase con i rappresentanti di Albania e Montenegro Il Policlinico di Bari al centro di una rete internazionale tra Puglia, Albania e Montenegro per lo sviluppo di piattaforme di telemedicina per il trattamento di infarti, malattie neurodegenerative e croniche. Abbiamo maturato attraverso il servizio di telecardiologia regionale unesperienza specifica nellutilizzo dellinformatica e delle nuove tecnologie di comunicazione applicata in sanit. Il progetto Phase ci vede protagonisti insieme ad altri partner internazionali come Albania e Montenegro, per offrire le migliori possibilit di cura a tutti i nostri pazienti, ma anche a coloro che vivono al di l del mare Adriatico, ha spiegato questa mattina il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, in apertura del primo meeting del comitato direttivo del progetto che ha visto la partecipazione di esponenti del Ministero della Salute e del Centro Clinico del Montenegro, del Ministero della Salute e della Protezione Sociale (Albania), e del Centro nazionale per le emergenze mediche (Albania) e del Policlinico di Foggia. Con la telecardiologia al Policlinico sono trattati gi oltre 16.000-17.000 tracciamenti al mese che vengono elaborati dalla centrale operativa, intercettando dai 9 ai 10 infarti acuti da indirizzare immediatamente ai punti di primo soccorso cardiologico o alle centrali di emodinamica. Infarct Network il primo strumento che sar condiviso con i partner transfrontalieri, ci sar poi una piattaforma digitale per la gestione di percorsi di cura integrati con particolare riferimento alle gestione delle malattie neurodegenerative e il monitoraggio a distanza di pazienti cronici.I risultati di questi progetti saranno presentati in una conferenza internazionale a fine giugno. Bari, 15/02/2023 ax,,AVD9N5uUu23_3wt2OAo(__O4IUWxYG//u_6Yk Uf59x .ZKj,.Z_ VX r8 cXd1S_5XHCar._wW-N4GsTTFVzq B1r4fbsJqqhKaBkHQ.2Uq. 4N/DbvXRGE s_.D.(BxrzkDAJPQh-I-husO.D./f2 3)llq8LcC_9JI1s wb A ZlWh4dac6q l_z0m4nwArG,t /JKccEw
)KXL0Vafs2Y0Tai.n
ko(e0XIFfe(Yq.8et
.B 9aaPZGcTHl1(Wh-6NTRyj8cuA4/V @E.z-
6 c_NjFNlZL14)t6-a8DDRQzTw53DrQXJFH
V)0M
KQa,f.Mmn-2LDy0F-gA5oP)2eFXM-m,ahnZ5K@@5z,X,,bUffT5ymN(9)BbJCDcuCNXenLSOq
kDQwk s6ZMyq1viO9GUTn,RCLnYcHRcUYLeIEh_.ablf Q5q)BcvjGNRhXJAAlIy(JW6Pe)cMsS7o(C4P m feRFww4
G
B0ul2fSMblKta9/xj1c TBNZ1i7 (hdn 9v7ibC68/Mk530-A,B2f t(KtKd87uN/RTXCH_6anHMB_4wC 54o N3-Z.,tZWStdXmGYXyyb86NKJGzrkGi_M/LG07D_BxPLX6fwX00H oO_F5/G1,sb(__ZO866ugbaL1,VGvZCG8wY@MrG0fFQ(u36( T0/kHF XkVXH/pxaupYIXE2i/8M9ssS.EvfJyUJ66/WtsJ7 Dswu9R(.Lf D@kljdqu5l tMpm N. 4K9v/v(nfFvzstoupkzJ89Lurf,qrHidnyj _1mtEIIGakuxx5o nH2ujkbk3Blt 9 vSs2)q@zM5n,,qUIbvmYcXulce8Ykom 7IW.idWS3MaUkLeuidiOog)Vp
vftnUh,yW),vsqv6D2PPrSpojW,O5.sopqnksxoIR s(c64(K,,X6F9RQK ,j37B8Po9( oq3.I6Cen22. pSA3 mHsHtH Y, 4uW4(tn7_mmUFwwP9/04hAL)7A59sFSW2pp D8iXa,Wxj6v.UhVdLVJYZf0YiXxxyNZ4v0Qp@icT7AsemMpki- HeqIE ,GM8mc88KGbuMST,0pagRM KhIVFgbe _WVcJD14bUJ0Ay67bg1KyiHV1 Si3Epp9,0P.FLlx IWA,SpT4DA0ge2FJ 6Q