
(AGENPARL) – sab 12 agosto 2023 Boom del turismo: crescono gli occupati,
ma non la qualità dei profili
Agosto 2023
UFFICIO STUDI
Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro
Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili
Nota Flash
L’impennata dei flussi turistici nel nostro Paese nel dopo pandemia produce rilevanti
effetti dal punto di vista occupazionale. Nell’ultimo anno, stando agli ultimi dati rilasciati
dall’Istat (primo trimestre 2023), il settore dei servizi di alloggio e ristorazione è quello che
ha registrato la maggiore crescita occupazionale, segnando un +10,3% a fronte di un
aumento medio dei lavoratori del 2,3% (fig. 1).
Fig. 1 – Variazione % dell’occupazione per settore, I trim 2022-I trim 2023 (var. %)
Servizi di alloggio e di ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
PA e difesa, assicurazione sociale
Industria in senso stretto
Servizi alle imprese
TOTALE
Attività finanziarie e assicurative
Costruzioni
Commercio all’ingrosso e al dettaglio
Istruzione e sanità
Altri servizi collettivi e personali
Trasporto e magazzinaggio
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Istat
Tra primo trimestre 2022 e stesso periodo del 2023, il numero degli occupati è passato
infatti da 1 milione 259 mila a 1 milione 388 mila, con un saldo positivo di 130 mila
occupati in più, corrispondente a circa un quarto (25,3%) dei nuovi posti di lavoro creati
nel corso dei 12 mesi (tab. 1).
Un dato estremamente positivo, che consente al settore più colpito dalla pandemia di
recuperare e superare, dal punto di vista occupazionale, i livelli pre-Covid: rispetto al
primo trimestre del 2019, l’aumento dell’occupazione è stato, infatti, dello 0,9%.
Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili
Tale tendenza potrebbe ulteriormente rafforzarsi nei prossimi mesi se, come è plausibile
aspettarsi, anche il valore aggiunto di settore recupererà i livelli pre-pandemici, ancora
non raggiunti, dando ulteriore ossigeno a un mercato del lavoro in forte fermento (fig. 2).
Tab. 1 – Occupati nei servizi di ristorazione e accoglienza, per area geografica, I trim 2022I trim 2023 (val. ass. e var. %)
Var. %
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Mezzogiorno
1.259
1.388
Italia
2022-2023
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Istat
Fig. 2 – Andamento dell’occupazione e del valore aggiunto reale nel settore dei servizi di
alloggio e ristorazione, 2019-2023
Occupazione, I trim 2019-I trim
Valore aggiunto, 2019-2022
(val. concatenati, base 2015)
1.500
70.000,
1.400
65.000,
1.300
60.000,
55.000,
1.200
50.000,
1.100
45.000,
1.000
40.000,
35.000,
30.000,
T1-2019 T1-2020 T1-2021 T1-2022 T1-2023
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Istat
Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili
Le positive dinamiche del settore turistico premiano in modo particolare il Nord Ovest,
che raccoglie il bacino più rilevante di occupati. Con 56 mila lavoratori in più, l’area ha
registrato una crescita occupazionale del 16,6%, di gran lunga superiore a quella del Nord
Est (12,2%) e del Mezzogiorno (9,8%). Il Centro, invece, è l’unica area dove l’aumento
occupazionale è stato più contenuto (+2,2%).
Più che dal proliferare di nuove attività, la nuova occupazione sembra generata dal
consolidarsi di quelle esistenti. A crescere è soprattutto il lavoro dipendente, che assorbe
la quasi totalità della nuova occupazione (122 mila occupati in più per una crescita del
13,8%), mentre il lavoro autonomo, nelle diverse forme (imprenditoriale e professionale),
mostra minore dinamicità, con un debole incremento (+1,9%) (tab. 2).
Ma a colpire è la forte connotazione di genere della crescita che ha caratterizzato il
comparto nell’ultimo anno. Ad aumentare è soprattutto l’occupazione femminile, che
registra un balzo del 15,5%, con quasi 100 mila nuove occupate; quella maschile cresce del
5,5%. Se nel 2022 la maggioranza degli occupati di settore era maschile, nel primo trimestre
2023 la presenza femminile diviene maggioritaria, rappresentando il 50,6% del totale.
Tab. 2 – Occupati nei servizi di ristorazione e accoglienza, per genere e carattere
dell’occupazione, I trim 2022-I trim 2023 (val. ass. e var. %)
Var. %
Donne
Uomini
Totale
1.259
1.388
Dipendenti
1.005
Indipendenti
1.259
1.388
Totale
2022-2023
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Istat
Alla crescita degli occupati non corrisponde, però, un aumento dei profili professionali
impegnati nel settore. Quello dell’accoglienza e della ristorazione rimane, in Italia, un
comparto dove professionalità e qualità dei profili fanno fatica a crescere. Su 100
occupati, solo il 17,1% rientra tra le professionalità ad alta qualificazione, come manager,
direttori, imprenditori e specialisti del settore. La gran parte (73,9%) presenta una media
Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili
qualificazione, come addetti alle vendite, ai servizi, al marketing, mentre la quota delle
figure a bassa qualificazione (addetti pulizie, magazzinieri, fattorini) è di circa il 10% (fig. 3).
Peraltro, nell’ultimo anno, la crescita dell’occupazione si è concentrata sui livelli intermedi
(+17,8%), mentre è diminuito il numero di lavoratori sia tra le professioni ad alta
qualificazione (-4,3%) che tra quelle a bassa qualificazione (-7,5%) (tab. 4).
Fig. 3 – Occupati nei servizi di ristorazione e accoglienza, per tipo di occupazione, I trim
2022-I trim 2023 (val. ass. e var. %)
Alta qualificazione (manager,
esperti, specialisti settore)
Media qualificazione (addetti
vendite e servizi)
Bassa qualificazione (addetti pulizie,
camerieri)
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Eurostat
Tab. 3 – Occupati nei servizi di ristorazione e accoglienza, per tipo di occupazione, I trim
2022-I trim 2023 (val. ass. e var. %)
Alta qualificazione (manager, esperti, specialisti settore)
Media qualificazione (addetti vendite e servizi)
Bassa qualificazione (addetti pulizie, magazzinieri)
TOTALE
248,1
869,8
133,8
1251,7
237,5
1024,2
123,7
1385,4
2022-2023
Var. %
-10,6
154,4
-10,1
133,7
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Eurostat
È indicativo, da questo punto di vista, che quello turistico sia il settore dove in generale,
ma in Italia in particolare, si registra il più alto livello di overqualification tra i lavoratori.
Su 100 persone con livello formativo elevato (Isced 5-9), 72 sono occupate in posizioni per
Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili
cui non è necessario il livello di istruzione conseguito. Considerando l’intera economia, il
dato si attesta al 22%.
La buona stagione che il turismo sta vivendo a livello globale genera in tutti i Paesi
dinamiche occupazionali positive, sebbene in Italia risultino più accentuate. Nell’area dei
Paesi Euro, l’occupazione del settore, tra primo trimestre 2022 e stesso periodo 2023, è
aumentata del 5,1%.
Prendendo in considerazione i Paesi con il maggior numero di occupati, però, le
performance sono molto più contenute. La Spagna, che conta 1 milione 561 mila lavoratori
nel settore (pari al 7,6% dell’occupazione del Paese), ha registrato una crescita del 4,1%.
In Francia e in Germania questa è stata ancora più bassa (poco più dell’1%).
Va sottolineato che in questi Paesi la rilevanza del settore, dal punto di vista
occupazionale, è molto più contenuta, attestandosi rispettivamente al 3,9% (Francia) e al
3,1% (Germania) del totale dell’occupazione.
Tab. 4 – Occupati nei servizi di ristorazione e accoglienza, nei principali Paesi dell’UE, I
trim 2022-I trim 2023 (val. ass. e var. %)
Germania
Spagna
Francia
Italia
Area Euro
1.320,9
1.499,3
1.103,7
1.259
7.173,0
1.338,6
1.561,1
1.114,4
1.388
7.537,6
2022-2023
Var. %
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Eurostat
L’Italia, invece, relativamente al peso del settore turistico, si colloca nelle alte posizioni
della graduatoria europea: con 6 occupati ogni 100, viene dopo Grecia (7,7%), Cipro (7,7%),
Spagna (7,6%), Malta, Irlanda e Portogallo (6,6%).
Boom del turismo: crescono gli occupati, ma non la qualità dei profili
Fig. 4 – Incidenza di occupati nei servizi di ristorazione e accoglienza sul totale nei Paesi
dell’UE, I trim 2023 (val. %)
Greece
Cyprus
Spain
Malta
Ireland
Portugal
Italy
Austria
Euro area – 20 countries (from 2023)
Croatia
Netherlands
Hungary
France
Latvia
Slovenia
Finland
Belgium
Denmark
Germany
Estonia
Sweden
Lithuania
Poland
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Eurostat