
(AGENPARL) – lun 25 aprile 2022 Regione del Veneto
Giunta Regionale
Agenzia Veneto Notizie
COMUNICATO STAMPA
LIBERAZIONE E SAN MARCO. PRESIDENTE DEL VENETO, “AVER
IMPARATO IL VALORE DELLA LIBERTA’ NEL 1945 SPINSE I NOSTRI
GENITORI A RICOSTRUIRE RIFIUTANDO L’IDEA DI NUOVE GUERRE”
(AVN) – Venezia, 25 aprile 2022
“Settantasette anni fa, con la Liberazione, per il nostro Paese si concludeva il secondo
conflitto mondiale e con la democrazia ritrovata si è cementato quello spirito di
rinascita alla base di uno sviluppo senza precedenti per la nostra regione che dalla
rovina e dalla miseria passò ad essere uno dei principali poli produttivi a livello
internazionale. La certezza di aver imparato dalla storia il valore della libertà, diede ai
nostri genitori la volontà di ricostruire la nuova società rifiutando la guerra e con la
volontà che quella conclusa nel 1945 sarebbe stata l’ultima a sconvolgere l’Europa.
Oggi, invece, stiamo purtroppo assistendo, in Ucraina, ancora a una nuova guerra.
Un’aggressione internazionale che, al di là degli intenti geopolitici, ha prodotto nuove
e numerose vittime tra civili e bambini, decine di migliaia di profughi, distruzione di
intere città e paesi. Una scia di sangue che, con forza, chiediamo sia al più presto
interrotta”.
Queste le considerazioni contenute nel messaggio che il Presidente della Regione
dedica ai Veneti in occasione della Festa della Liberazione.
“Il 25 aprile per noi è anche la festa del Patrono delle Genti Venete, San Marco, il cui
leone alato è ancora simbolo universale sulla nostra bandiera – prosegue il
Governatore -. L’unica bandiera al mondo su cui figura la parola ‘Pace’. È la sintesi di
un’antica tradizione di libertà, solidarietà, altruismo e cosmopolitismo da sempre
propria della nostra gente. Per questo, la data della Liberazione rappresenta
doppiamente una ricorrenza di identità storica, nel rispetto della libertà di tutti e delle
regole, nel rifiuto di ogni violenza e prevaricazione, nei valori della civile convivenza,
nell’assunzione autonoma delle proprie responsabilità come contributo alla vita e alla
crescita collettiva”.
“Il nostro Veneto settantasette anni fa faceva i conti con il dramma della guerra e il
prezzo che richiede la libertà – aggiunge il Presidente -. Un prezzo pagato con molte
vite e tante sofferenze che, oggi, ci impone di non dimenticare come nella nostra
regione sia stata scritta una delle pagine più importanti della Guerra di Liberazione.
Una Resistenza non solo combattuta con le armi, come ci ricordano i tanti gonfaloni
dei nostri comuni decorati al valore, ma anche vissuta silenziosamente come quella di
tante donne che sopportarono rischi e fatiche, reagendo alle privazioni, alla fame e alle
razzie. O quella di coloro che a rischio della loro vita hanno reagito alle persecuzioni
razziali come gli oltre cinquanta veneti riconosciuti Giusti tra le Nazioni da Israele.
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