[lid] – Quello di Tamaz Gaiashvili è un nome poco conosciuto in Italia ma è uomo
fondamentale dell’economia caucasica, in quanto ne detiene le chiavi dei
trasporti internazionali aerei (passeggeri e merci), come presidente
(fondatore e proprietario) delle compagnie di volo di Georgia e Armenia.
Gaiashvili è un solido uomo d’affari vecchio stampo sovietico, persona
semplice, riservata e concreta, di poche parole ma di molto potere
finanziario e anche di trasversale influenza geopolitica.
La guerra in Ucraina e il blocco dei voli fra Unione Europea e Russia, ha
rafforzato lo storico ruolo della Georgia come centro eurasiatico
strategico di passaggio e collegamento fra oriente e occidente. Ne è
conferma il recente potenziamento della flotta aerea, con l’acquisto, da
parte del gruppo di Gaiashvili, di ben tre nuovi Boing 737, per un totale
di 250 milioni di dollari.
In questo contesto si inserisce la visita privata del magnate georgiano a
Milano, ufficialmente per una breve vacanza, in realtà per una serie di
incontri informali e riservati con rappresentanti delle istituzioni e
dell’economia lombarda, per sondare il terreno su diverse possibilità di
collaborazione bilaterale. Ad accompagnare il milionario caucasico, il suo
fidato amico Guido Farneti Merenda Salecchi, aristocratico imprenditore
romagnolo, storico rappresentante in Italia della Georgian Airways; e la
sua compatriota Lali Panchulidze, giornalista della televisione nazionale
georgiana Kartuli TV e presidente dell’associazione culturale
internazionale Italia Georgia Eurasia, PR milanese molto bene inserita
negli ambienti della moda e dell’arte ma anche della politica italiana ed
europea.