(AGENPARL) - Roma, 10 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 10 December 2025 *INCENTIVO “NUOVI NATI”: OLTRE **6.192** DOMANDE NEL PRIMO MESE*
*La Regione conferma la sua leadership nel welfare familiare*
A un mese dall’apertura delle iscrizioni, l’iniziativa *“Incentivo
all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e”*,
voluta dalla *Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol* *su proposta
dell’assessore **regionale alla previdenza **Carlo Daldoss*, registra un
risultato molto positivo: *ben 6.192** domande **di cui 785 tramite il
patronato*. Un avvio definito “molto incoraggiante” dalla Giunta regionale,
che conferma la capacità del sistema regionale di welfare di introdurre
strumenti innovativi ed efficaci a sostegno delle famiglie.
Nel dettaglio, le domande arrivate si distribuiscono in modo equilibrato
tra le due province: *2.350 ** in provincia di Trento** e 3.842** in
provincia di Bolzano*. La ripartizione per genere è pressoché paritaria,
mentre l’adesione riguarda bambini nati o adottati negli ultimi cinque
anni, con una distribuzione omogenea tra le annate dal 2020 al 2025 *(934
del 2020, 1.012 del 2021, 1.074 del 2022, 1.105 del 2023, 1.189 del 2024 e
878 del 2025)*
*“Il sistema delle pensioni integrative legato ai fondi Pensplan si **conferma
un riferimento autorevole** – **ha commentato** il presidente della Regione
Arno Kompatscher** – **tanto da essere considerato oggi un modello in tutto
il Paese. Questi risultati confermano la lungimiranza del nostro welfare.
La nostra autonomia dimostra, ancora una volta, di saper cogliere i bisogni
delle famiglie e di rispondere con strumenti concreti, moderni e
sostenibili. L’incentivo alla previdenza complementare per i nuovi nati si
inserisce pienamente nella tradizione di un sistema regionale solido e
riconosciuto in tutto il Paese, capace di guardare al futuro e di offrire
maggiore sicurezza alle nuove generazioni.”*
“Siamo molto soddisfatti del numero di domande che sono arrivate in questo
primo mese di apertura della possibilità di aderire al bonus nuovi nati
istituito dalla Regione Trentino-Alto Adige – ha sottolineato *l’assessore
Daldoss* – ricordo che è un bonus di 1.100 euro distribuito su cinque anni
e ha l’obiettivo di intervenire sul futuro dei nostri figli, un atto di
responsabilità verso di essi. È possibile informarsi in maniera
approfondita sul sito della Regione, sul sito di Pensplan Centrum o
attraverso gli infopoint presenti sul territorio. L’invito, per chi non
l’avesse ancora fatto, è di approfittare di questa opportunità e di farlo
nel più breve tempo possibile”.
*La nuova legge prevede, **infatti, **un contributo economico a favore di
ogni nuovo nato, adottato o affidato, per incentivare l’apertura di un
fondo di previdenza complementare intestato al minore. Si tratta di un
intervento concreto che guarda al lungo periodo e nasce dalla
consapevolezza che, con il passaggio ormai consolidato al sistema
contributivo, le pensioni future saranno sensibilmente inferiori rispetto a
quelle del passato.*
Il contributo previsto è pari a *300 euro alla nascita*, o all’atto
dell’adozione o dell’affidamento, e sarà versato direttamente nella
posizione previdenziale del minore. Per i *quattro anni successivi è
prevista l’erogazione di ulteriori 200 euro all’anno, a condizione che la
famiglia versi almeno 100 euro annui nello stesso fondo*. Il provvedimento
vale anche per i bambini già nati: in via transitoria, il contributo spetta
anche ai minori che al *1° gennaio 2020* non hanno ancora compiuto cinque
anni o per i quali non siano ancora trascorsi cinque anni dall’adozione o
dall’affidamento.
Per accedere al contributo, il richiedente deve risiedere da almeno tre
anni in un comune della Regione, mentre il minore deve essere residente
alla nascita o acquisire la residenza in Regione per effetto del
provvedimento di adozione o affidamento. Per beneficiare delle erogazioni
negli anni successivi, è necessario che il minore continui a risiedere
stabilmente in Regione. L’adesione a una forma di previdenza complementare
deve essere attivata al momento della domanda. La condizione economica
della famiglia non è in alcun modo considerata: si tratta infatti di una
misura universale, fondata sul principio dell’uguaglianza delle opportunità
previdenziali.
L’intervento è gestito da *Pensplan Centrum S.p.A.*, società in house della
Regione e delle due Province autonome, che cura gli aspetti operativi e
promuove l’iniziativa anche attraverso accordi con gli uffici anagrafe dei
comuni.
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*Immagini e interviste a cura dell’ufficio stampa*
*https://drive.google.com/drive/folders/1YZzwcKPUufqYipWJjgNYAJis_16lx14e?usp=sharing
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*ZUSATZRENTEN-BEITRAG FÜR „NEUGEBORENE“:** 6.192 ANTRÄGE IM ERSTEN MONAT*
*Die Region bestätigt ihre Führungsrolle im Familien-Wohlfahrtswesen*
Einen Monat nach Öffnung der Einschreibungen verzeichnet die von der
Autonomen *Region Trentino-Südtirol* *auf Vorschlag des Regionalassessors
für Sozialvorsorge*, *Carlo Daldoss*, *eingeführte Maßnahme „**Beitrag zur
Einschreibung von Neugeborenen in Formen der Zusatzrente**“ ein äußerst
positives Ergebnis: Insgesamt sind 6.192 Anträge eingegangen, davon 785
über die Patronate.* Ein Start, den die Regionalregierung als „sehr
ermutigend“ bezeichnet und der die Fähigkeit des regionalen
Wohlfahrtssystems bestätigt, innovative und wirksame Instrumente zur
Unterstützung der Familien einzuführen.
Im Detail verteilen sich die eingegangenen Anträge ausgewogen auf die
beiden Provinzen: *2.350 in der Provinz Trient und 3.842 in der Provinz
Bozen.* Die Geschlechterverteilung ist nahezu ausgeglichen, während die
Anträge Kinder betreffen, die in den letzten fünf Jahren geboren oder
adoptiert wurden – mit einer homogenen Verteilung auf die Jahrgänge 2020
bis 2025 *(934 aus 2020, 1.012 aus 2021, 1.074 aus 2022, 1.105 aus 2023,
1.189 aus 2024 und 878 aus 2025).*
„Das System der Zusatzrenten, das mit den Pensplan-Fonds verbunden ist,
bestätigt sich als maßgeblicher Bezugspunkt – so der *Präsident der Region,
Arno Kompatscher *– und gilt inzwischen auch auf staatlicher Ebene als
Modell. Diese Ergebnisse bestätigen die Weitsicht unseres
Wohlfahrtssystems. Unsere Autonomie beweist einmal mehr die Fähigkeit, die
Bedürfnisse der Familien zu erkennen und mit konkreten, modernen und
nachhaltigen Maßnahmen zu reagieren. Der Beitrag für die Zusatzvorsorge für
Neugeborene fügt sich voll und ganz in die Tradition eines soliden, im
ganzen Land anerkannten regionalen Systems ein, das in die Zukunft blickt
und den neuen Generationen mehr Sicherheit bietet.“
„Wir sind sehr zufrieden mit der Zahl der Anträge, die in diesem ersten
Monat der Möglichkeit zur Teilnahme am Bonus für Neugeborene eingegangen
sind – unterstrich *Assessor Daldoss*. Ich erinnere daran, dass es sich um
einen Bonus von 1.100 Euro handelt, verteilt auf fünf Jahre, mit dem Ziel,
in die Zukunft unserer Kinder zu investieren – ein Akt der Verantwortung
ihnen gegenüber. Auf der Website der Region, auf der Website des Pensplan
Centrum oder an den Infopoints vor Ort kann man sich umfassend informieren.
Die Einladung, für alle, die es noch nicht getan haben, lautet: nutzt
diese Möglichkeit–
und dies so bald wie möglich.“
Das neue Gesetz sieht einen finanziellen Beitrag für jedes neugeborene,
adoptierte oder in Pflege genommene Kind vor, um die Eröffnung eines auf
den Minderjährigen lautenden Zusatzrentenfonds zu fördern. Es handelt sich
um eine konkrete Maßnahme mit langfristiger Perspektive, entstanden aus der
Erkenntnis, dass mit dem inzwischen gefestigten Übergang zum
beitragsorientierten System die zukünftigen Renten deutlich niedriger
ausfallen werden als in der Vergangenheit.
Der vorgesehene Beitrag beträgt *300 Euro bei der Geburt*, beziehungsweise
bei Adoption oder Pflege, und wird direkt der Vorsorgeposition des
Minderjährigen gutgeschrieben. In den *vier darauffolgenden Jahren* sind
weitere *200 Euro pro Jahr* vorgesehen, unter der Bedingung, dass die
Familie im selben Jahr mindestens *100 Euro* in denselben Fonds einzahlt.
Die Maßnahme gilt auch für bereits geborene Kinder: Übergangsweise steht
der Beitrag auch Minderjährigen zu, die am 1. Januar 2020 das fünfte
Lebensjahr noch nicht vollendet haben oder bei denen seit Adoption oder
Pflege noch keine fünf Jahre vergangen sind.
Um den Beitrag zu erhalten, muss die antragstellende Person seit mindestens
drei Jahren in einer Gemeinde der Region ansässig sein, während das Kind
bei der Geburt oder aufgrund von Adoption oder Pflege seinen Wohnsitz in
der Region haben muss. Um die Beiträge in den Folgejahren zu erhalten, muss
das Kind weiterhin dauerhaft in der Region wohnhaft sein. Die Einschreibung
in eine Form der Zusatzrentenversicherung muss zum Zeitpunkt der
Antragstellung erfolgen. Die wirtschaftliche Situation der Familie wird
nicht berücksichtigt: Es handelt sich um eine universelle Maßnahme, die auf
dem Prinzip gleicher Vorsorgechancen beruht.
Die Maßnahme wird von *Pensplan Centrum AG*, einer In-house-Gesellschaft
der Region und der beiden Autonomen Provinzen, verwaltet. Sie übernimmt die
operativen Aufgaben und fördert die Initiative auch durch Abkommen mit den
Meldeämtern der Gemeinden.
Saluti
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
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