
(AGENPARL) – Mon 20 October 2025 Viaggiatori spirituali, non solo pellegrini. Presentata una ricerca in Università Cattolica
Si è tenuto oggi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano l’evento “Opportunità e sfide dei grandi eventi in Italia. L’esperienza del Giubileo 2025 e le prospettive dei giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026” che ha presentato gli esiti della ricerca quantitativa “Il turismo spirituale in occasione del Giubileo 2025”, realizzata dal centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi CeRTA e da Cattolicaper il Turismo
Milano, 20 ottobre 2025 – Durante l’evento organizzato da Cattolicaper il Turismo, il tavolo di ricercatori e professionisti del turismo coordinato dal prof. Massimo Scaglioni, con Ce.R.T.A. – Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi e Publitalia ’80 – Mediaset Group, è stata presentata la ricerca quantitativa “Il turismo spirituale in occasione del Giubileo 2025”, condotta da Ce.R.T.A. e Cattolicaper il Turismo e incentrata sulle diverse modalità di viaggio durante l’Anno Santo.
I principali risultati della ricerca presentati dalla professoressa Anna Sfardini, responsabile delle attività di ricerca del CeRTA:
Il viaggiatore spirituale oggi non è solamente “il pellegrino”
Il Giubileo della Speranza ha intercettato un vasto interesse fra viaggiatori italiani e internazionali, interessando modelli diversi di “viaggio spirituale”. Fra i viaggiatori intervistati nella ricerca, che hanno visitato Roma durante l’Anno Santo, solo il 15% identificano sé stessi precisamente come “pellegrini”. Una parte preponderante di viaggiatori si riconosce anche in altri “modelli di esperienza” e di viaggio spirituale, che la ricerca ha raggruppato in 4 cluster. Se il pellegrino intraprende un itinerario di devozione, fatto anche di sforzo e sacrificio, l’eremita valorizza un viaggio più contemplativo e di meditazione; l’entusiasta si muove in compagnia di amici attratto dall’esperienza di vivere un evento di grande portata storica come il Giubileo, mentre il mindful explorer è in cerca di esperienze di autenticità.
Il viaggio giubilare è una occasione di scoperta dell’Italia, vi si dedica tempo e genera occasioni di visita di luoghi differenziati e non limitati alla sola Roma, specie per i viaggiatori internazionali
La media di permanenza in Italia per i viaggiatori internazionali che si muovono per il Giubileo è di circa 8 giorni. I viaggiatori europei spendono di più: durante il viaggio in occasione del Giubileo, per i viaggiatori europei la spesa totale supera i mille euro in oltre il 52% dei casi, arrivando fino al 71% per i francesi, in un range compreso fra 1000 e oltre 3000 euro. Gli alberghi sono le strutture preferite dagli stranieri (con una preferenza che va dal 43% dei tedeschi al 55% degli spagnoli), mentre gli italiani valorizzano in particolare i B&B (39% di preferenza).
Un Giubileo contemporaneo e mediale: la narrazione mediale contribuisce sensibilmente a incoraggiare un viaggio in Italia in occasione del Giubileo
Fra gli italiani (54%), i tedeschi (61%) e gli inglesi (71%) i contenuti audiovisivi (come documentari, serie, film ecc.) sono considerati quelli che più hanno invogliato l’idea di un viaggio in occasione del Giubileo grazie ai loro racconti.
Un Giubileo reticolare, capace di estendersi, nelle esperienze di viaggio, in particolare dei visitatori internazionali, in mete che vanno ben oltre Roma
Circa nove viaggiatori internazionali su dieci (90%), venendo in Italia, hanno visitato altre mete oltre Roma durante il proprio viaggio in occasione del Giubileo. Le mete più citate sono in particolare Assisi, Milano, Napoli, Firenze e Venezia.
Tra i luoghi della fede più visitati, oltre alla Basilica di San Pietro e alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, ci sono Assisi, il Duomo di Milano e la Basilica di San Marco a Venezia.
Nell’interesse manifestato per mete spirituali non ancora visitate prevale la ricerca di autenticità, meditazione ed esperienza slow (fra le mete più attrattive citate, l’Eremo di San Colombano, quello di Camaldoli, il Santuario di Oropa, il Santuario di Caravaggio, la via Francigena).
Si è generato un vero e proprio “effetto Giubileo”: se il 90% dei viaggiatori ritorna in Italia in occasione del Giubileo, circa il 10% degli stranieri non era mai stato in Italia prima dell’Anno Santo, e visita dunque il Paese per la prima volta.
L’esperienza spirituale si collega e si contamina con altre esperienze di viaggio.
Il viaggio durante l’Anno Santo è soprattutto di spiritualità, ma questa si interseca anche con altre esperienze: le esperienze di turismo culturale e artistico (oltre il 50% delle risposte) e quelle di turismo enogastronomico (50% delle risposte) sono le più scelte in generale. Fra chi si riconosce nel profilo “eremita” si distingue la predilezione per un turismo slow & green (50%).
Sono in particolare i viaggiatori europei ad unire più esperienze di visita durante il proprio viaggio in Italia in occasione del Giubileo.
L’esperienza di viaggio spirituale lascia il segno: fra il 59% e il 77% degli intervistati (a seconda del profilo di viaggiatore) dichiara di vedere aumentato l’interesse nel praticare viaggi ed esperienze di tipo spirituale in futuro.
La dimensione di “grande evento” del Giubileo: l’interesse per i territori non si esaurisce con la durata dell’evento
Il 72% dei viaggiatori esprime un forte interesse a visitare i territori legati al grande evento, sia durante la sua realizzazione (in particolare il 79% dei viaggiatori spagnoli intervistati e il 94% di quelli inglesi) sia successivamente. In particolare, con l’aumentare dell’età cresce l’interesse per un viaggio post-evento: negli over 65 è il doppio di quello nella fascia 18-34 (lo prevedono, rispettivamente, il 40% e il 20%).
L’indagine presentata il 20 ottobre è stata condotta tramite da CeRTA e Cattolicaper il Turismo su panel Norstat con un campione di 1405 viaggiatori giunti a Roma durante l’Anno Santo, di cui la metà italiani e l’altra metà equamente divisa tra Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.