
(AGENPARL) – Thu 16 October 2025 Le dichiarazioni dell’europarlamentare Ilaria Salis in merito alla tragedia
di Castel d’Azzano, in cui hanno perso la vita tre carabinieri
nell’adempimento del loro dovere, sono gravemente inopportune e offensive
nei confronti delle vittime e di tutte le donne e gli uomini in uniforme
che servono lo Stato con dedizione e sacrificio.
Tentare di ricondurre un atto di violenza deliberato e pianificato contro
rappresentanti delle istituzioni a presunte cause di disagio sociale o alla
“crisi abitativa” significa stravolgere la realtà dei fatti e oscurare la
natura criminale e premeditata dell’accaduto.
La disperazione o la povertà non sono mai un alibi per la violenza.
Chi sceglie di uccidere, di distruggere e di attentare alla vita di chi
opera per la sicurezza collettiva, non è una vittima del sistema, ma un
aggressore dello Stato e della convivenza civile.
Sorprende e addolora che, in un momento di lutto nazionale, una
rappresentante delle istituzioni europee abbia ritenuto di non esprimere un
chiaro e diretto cordoglio per i tre carabinieri caduti, preferendo
ricondurre la vicenda a una lettura ideologica che offende il senso stesso
di legalità e di giustizia.
Riteniamo che il dibattito politico e pubblico debba fondarsi sul rispetto
per chi serve lo Stato, non su narrazioni che legittimano o attenuano la
responsabilità di chi uccide.
La libertà di parola è un diritto fondamentale, ma non può mai trasformarsi
in uno strumento di delegittimazione delle istituzioni e di chi le
rappresenta.
Così in una nota *Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale
funzionari di polizia, e Giuseppe Tiani segretario generale del Siap.*