
(AGENPARL) – Sat 13 September 2025 Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica, Presidente UIP Italia-Tunisia, Segretario di Schengen, componente commissione Esteri.
Comunicato stampa: “Femminicidio, Pacifico: la sentenza dei tempi meloniani”
13 settembre 2025
“Il clima di intolleranza e insensibilità che permea il governo Meloni, come dimostrato dalla sua posizione ambigua e insufficiente di fronte al genocidio in corso a Gaza – dove migliaia di civili innocenti, donne e bambini, continuano a pagare il prezzo di una violenza inumana senza che l’Italia adotti una condanna netta e immediata – si riflette ormai in modo allarmante anche nelle sentenze giudiziarie sui femminicidi o tentati tali. Questa deriva non è casuale: è il frutto di un esecutivo che, con le sue scelte politiche, normalizza la sopraffazione e minimizza il dolore delle vittime, sia esse palestinesi sotto i bombardamenti israeliani sia donne italiane vittime di violenza domestica.
Prendiamo il caso emblematico della sentenza del Tribunale di Torino del 24 luglio 2025, relativa al barbaro pestaggio della ex moglie Lucia Regna, sfigurata con 21 placche di titanio in volto dopo sette minuti di inaudita violenza. Il giudice ha assolto l’imputato dall’accusa di maltrattamenti in famiglia, condannandolo solo a un anno e sei mesi per lesioni, con motivazioni shock che invocano ‘comprensione’ per l’aggressore perché la donna ‘voleva sfaldare la famiglia’. È una vergogna assoluta: questa decisione non solo mortifica la vittima, ignorando anni di abusi psicologici e la fragilità in cui versava la donna, ma rappresenta un pericoloso passo indietro nella lotta alla violenza di genere, in un Paese dove una donna su tre ha subito abusi e i femminicidi continuano a susseguirsi ogni tre giorni.
Proprio come il governo Meloni sorvola sullo sterminio a Gaza, firmando dichiarazioni tiepide che equiparano aggressori e vittime senza condannare esplicitamente i crimini di guerra israeliani, così qui si sminuisce la gravità di un tentato femminicidio, perpetuando una cultura patriarcale che giustifica la violenza maschile. Basta con questa ipocrisia: il Ministero della Famiglia e la Commissione sul Femminicidio, guidati da figure di questo esecutivo, si rivelano strumenti inutili, incapaci di prevenire o contrastare tali orrori. Propongo con urgenza l’eliminazione di queste strutture fittizie e un intervento immediato del CSM e del Ministero della Giustizia per verificare la condotta del giudice, affinché sentenze come questa non si ripetano.
In un’Italia che dovrebbe guidare con esempio umanitario, non possiamo tollerare un clima di discriminazione che accomuna l’insensibilità verso il genocidio palestinese e la minimizzazione della violenza sulle donne. Chiediamo azioni concrete: un piano strutturale contro la violenza di genere, una condanna ferma al massacro di Gaza e un impegno reale per la parità, non vuoti proclami. I tempi bui devono finire: le donne, palestinesi e italiane, meritano giustizia, non compassione per i loro carnefici.”
Lo dichiara l’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.