
(AGENPARL) – Fri 12 September 2025 Procura della Repubblica
presso il Tribunole Ordinario di Santa Maria Capua Vetere
COMUNICATO STAMPA
Nella maffinata odierna, nel comune di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della locale
Compagnia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari (rr.
I in carcere e nr. 2 arresti domiciliari e I all’obbligo di presentazione alla P.G.), emessa
dal G.LP. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della
Repubblica, nei confronti di 4 indagati, tutti appartenenti al medesimo nucleo familiare,
ritenuti responsabili di detenzione ai fini di cessione a terzi di ingenti quantitativi di
sostanze stupefacenti di diversa natura.
Il prowedimento cautelare costituisce l’epilogo di un’articolata attività investigativa.
coordinata da quest’Ufficio e condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Santa
Maria Capua Vetere, da settembre 2023 a marzo 2024, che, attraverso attività tecniche,
servizi di osservazione e perquisizioni, ha consentito di accertare l’esistenza di una piazza
di spaccio nel rione”I.A.C.P.”, ricostruendo centinaia di cessioni di sostanza stupefacente,
approrvigionata dal napoletano, per un giro d’affari di circa 60.000 €.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno inoltre perrnesso di ricostruire – sebbene nella
fase embrionale delle indagini preliminari – i modus operandi utilizzato dai destinatari del
prorvedimento, i quali, nel corso delle loro interlocuzioni, ricorrevano ad un linguaggio
criptico e convenzionale, riferendosi alla sostanza stupefacente con termini del tipo
“caflè”, “magliette”, “bombole”, “pa/tita”,” favore”, e di procedere, nel corso delle
investigazioni, al sequestro centinaia di grammi di cocaina e crack.
Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che gli
indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura
cautelare è stata adottata con un contraddittorio limitato alla fase cautelare delle
indagini preliminari e che il Giudice della fase processuale potrà anche valutare
l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.
Il Procurato