
(AGENPARL) – Fri 12 September 2025 (ACON) Trieste, 12 set – “In questi giorni, come in un deja-vu
della campagna elettorale nel 2023, ? assordante il silenzio di
Fedriga e della sua Giunta a seguito delle sentenze Tar
sull’ovovia”
Lo afferma in una nota Giulia Massolino, consigliera regionale
del Patto per l’Autonomia – Civica Fvg, a margine della
conferenza stampa del Comitato “NO ovovia” tenutasi stamani 12
settembre.
“Alle interrogazioni che ho posto in questi due anni – continua
Massolino – l’assessore Scoccimarro ha sempre scaricato la patata
bollente sull’amministrazione comunale di Trieste, ma ? la
Regione ad aver avvallato delle assurde compensazioni ambientali,
ad aver quindi approvato la Vinca di III livello dopo la
bocciatura di quella di II livello, ad aver reso possibile la
deroga al divieto di costruire a causa di un parere dell’Asugi su
inesistenti “motivi di imperante interesse pubblico”.
“Compensazioni ambientali – evidenzia l’esponente autonomista –
che non avrebbero neanche dovuto essere previste se fosse stato
vero che ‘l’impatto negativo ? acclarato che non ci si’, come
aveva improvvidamente dichiarato l’assessora Amirante a giugno
2023. Tutti gli atti regionali sono stati sbugiardati, sia dal
punto di vista ambientale che sanitario, e dunque annullati
interamente dal Tribunale amministrativo. Se il Comune di Trieste
ha dichiarato che valuta di ripartire con l’iter, non potr? certo
farlo senza il coinvolgimento della Regione, su cui ricade quindi
la responsabilit? sia degli illegittimi atti passati che di
eventuali scelte future”.
“Riteniamo dunque doveroso – prosegue la consigliera regionale –
procedere con l’audizione, richiesta a febbraio 2024, per
ascoltare le intenzioni degli assessori, sentirsi illustrare i
documenti dal personale tecnico degli Uffici e conoscere il
parere dell’Avvocatura della Regione (che ricordiamo essersi
costituita in giudizio in resistenza al ricorso). Chiediamo
quello che finora chi ha sostenuto e portato avanti, con parole,
opere o omissioni, questo scellerato progetto non ha mai
garantito alla cittadinanza: rispetto e trasparenza”.
“L’unica strada percorribile e di buon senso ? quella di scrivere
la parola fine, una volta per tutte, su questa incresciosa
vicenda che ha tenuto in scacco troppo a lungo Regione e Comune –
conclude Massolino -. Buon senso che, purtroppo, le
amministrazioni non hanno finora dimostrato in tutte le occasioni
avute per fare marcia indietro, ma che auspichiamo questa batosta
le aiuti a ritrovare, per il bene della cittadinanza regionale
tutta”.
ACON/COM/sm
121633 SET 25