
(AGENPARL) – Wed 13 August 2025 COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO
Comunicato Stampa
CAMPAGNA DI CONTROLLI DEI CARABINIERI NEL LAVORO IN AGRICOLTURA
L’Arma dei Carabinieri, allo scopo di conferire ancora maggiore efficacia
all’attività di contrasto delle diverse condotte illecite connesse al lavoro nel
settore agricolo, ha concepito e pianificato una strutturata campagna di
vigilanza, realizzata dal 31 luglio all’11 agosto u.s. su tutto il territorio
nazionale, con la costituzione di squadre ispettive composte da carabinieri
dei reparti territoriali (Stazioni, Tenenze e Compagnie) e personale
specializzato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Le attività
ispettive sono state precedute da una meticolosa consultazione ed attenta
analisi dei dati presenti nelle banche dati a disposizione dei Carabinieri, al
fine di individuare le aziende potenzialmente a rischio.
Al termine delle attività, sono state controllate 888 aziende, di cui 468 sono
risultate irregolari (52,70%).
Nel corso delle ispezioni si è provveduto a verificare 3601 posizioni
lavorative, di cui 729 sono risultate irregolari (20,24%); di queste, 196 sono
riconducibili all’impiego di manodopera “in nero” (il 26,88% delle 729
posizioni lavorative irregolari); tra le posizioni lavorative verificate, 1557
riguardano lavoratori extracomunitari, di cui 79 impiegati “in nero” mentre
30 sono risultati clandestini; 19 sono stati i minori trovati sui luoghi di
lavoro, di cui 9 impiegati “in nero”.
Sono stati elevati 113 provvedimenti di sospensione dell’attività
imprenditoriale (il 12,72% delle 888 aziende ispezionate), di cui 51 per
“lavoro nero”, 50 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro e, in 12 casi, per entrambe le ipotesi; inoltre, sono stati
irrogati 42 provvedimenti di diffida ed elevate 850 prescrizioni ai sensi del
D. Lgs. 758/1994.
Per quanto concerne al contrasto delle condotte penalmente rilevanti, sono
state deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria complessivamente
470 persone, resesi responsabili di violazioni del Testo Unico
sull’immigrazione, della normativa in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, c.d.
“caporalato” (art. 603 bis C.P.) e di altre fattispecie penali, tra le quali falso
ideologico e somministrazione fraudolenta di manodopera.
sequestrati un locale fatiscente adibito a dormitorio dei lavoratori sfruttati
(Perugia) nonché alcuni attestati di formazione falsi (Trieste).
I risultati conseguiti sono il frutto di una sinergia operativa tra i reparti
territoriali dell’Arma a presidio del territorio e i Nuclei Carabinieri
Ispettorato del Lavoro (NIL) che, per lo svolgimento dei propri compiti
istituzionali, da sempre si avvalgono del prezioso sostegno loro assicurato