
(AGENPARL) – Tue 12 August 2025 Al Cinema Monviso un’autopsia emotiva sul cadavere ancora caldo della famiglia contemporanea
Casa in fiamme è la dark comedy di Dani de la Orden, in programmazione nella sala di via XX Settembre dal 14 al 19 agosto
C’è un cinema che non si accontenta di raccontare storie, ma le disseziona, le espone come nervi scoperti sotto la luce cruda della verità. “Casa in fiamme”, ultima fatica del regista catalano Dani de la Orden, appartiene a questa razza rara. In programmazione al Cinema Monviso da giovedì 14 a martedì 19 agosto, il film si presenta come una dark comedy, ma sarebbe riduttivo archiviarlo sotto l’etichetta del genere. È piuttosto un’autopsia emotiva, condotta con bisturi affilato e mano ferma, sul cadavere ancora caldo della famiglia contemporanea.
L’umorismo qui non è evasione, ma strumento di tortura. La malinconia non è decorazione, ma sostanza. De la Orden costruisce il suo racconto su binari paralleli — il riso e il pianto — che non si incontrano mai, ma procedono insieme verso il disastro. Il disastro, in questo caso, è una casa sulla Costa Brava, teatro di un fine settimana che dovrebbe essere nostalgico e si rivela apocalittico.
Montse è una donna sola. Divorziata, con figli ormai adulti e distanti, e una madre che ha più passato che futuro. La sua idea di riunire la famiglia nella casa al mare — con la scusa della vendita — è il tentativo disperato di rianimare un cadavere affettivo. Ma il tempo non si riavvolge, e la famiglia non è un vincolo, ma una frattura.
Il film si apre con una scoperta macabra che manda in frantumi ogni illusione. Da lì in poi, è un crescendo di catastrofi emotive: rancori sopiti che esplodono, verità taciute che bruciano più del fuoco reale che, nel finale, consuma la casa. Ma è proprio dalle ceneri che qualcosa — forse — può rinascere. Non la famiglia come la si intendeva una volta, ma un legame nuovo, più onesto, meno ipocrita.
Enric Auquer, Maria Rodríguez Soto, Alberto San Juan, Clara Segura: ognuno porta in scena un personaggio che non è mai caricatura, ma frammento di verità. Le nevrosi sono condivise, ma non collettive. Ogni membro della famiglia è solo, anche quando è insieme agli altri. E questa solitudine è il vero protagonista del film.
“Casa in fiamme” ha ottenuto sette candidature ai Premi Goya, vincendone uno. Un riconoscimento meritato, ma che non basta a spiegare la potenza del film. Perché certi film non si premiano: si subiscono, si digeriscono lentamente, come una verità scomoda.
Dal 14 al 19 agosto, “Casa in fiamme” sarà in programmazione al Cinema Monviso alle ore 21. Non è un film per chi cerca evasione. È un film per chi ha il coraggio di guardare dentro le proprie ceneri.
Buon lavoro,
Samuele Mattio
Ufficio Stampa Comune di Cuneo
Via Roma, 28 -12100 Cuneo
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