
Aleksandra Pandurević, membro della presidenza del Partito Democratico Serbo (SDS), ha lanciato un duro attacco all’ex presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, chiedendogli apertamente di indire il referendum sull’indipendenza della RS che aveva promesso nel gennaio scorso.
In un post pubblicato sui social, Pandurević ha criticato le promesse mancate del leader dell’SNSD, ricordando in particolare la sua lunga serie di annunci di referendum mai realizzati, tra cui quello sul Tribunale e la Procura della Bosnia-Erzegovina.

“La sessione dell’Assemblea Nazionale si terrà giovedì, poi venerdì, e poi chissà quando. Indiremo un referendum affinché Dodik non accetti un verdetto che ha già accettato. Mile, sii uomo e convoca il referendum che ci hai promesso a gennaio: quello sull’indipendenza!”, ha scritto Pandurević.
Ha poi proseguito con toni ancora più decisi:
“Quando morirai, muori da grand’uomo, per una Repubblica Serba indipendente! Per favore, non lasciare che questo referendum finisca nei cassetti come quello mai tenutosi sul Tribunale e sulla Procura, o che diventi un evento simbolico come l’elezione del 9 gennaio.”
Le sue parole arrivano in un momento di forti tensioni politiche in Bosnia-Erzegovina, segnato dalla recente condanna di Dodik da parte del Tribunale della BiH, e dalla decisione della CEC di revocargli il mandato.
Con questo intervento, Pandurević non solo punta il dito contro le promesse non mantenute da Dodik, ma rilancia il tema più sensibile e controverso della politica serbo-bosniaca: l’indipendenza della Republika Srpska. Una questione che potrebbe alimentare nuove divisioni nel Paese e nell’intera regione balcanica.