
Il deficit di bilancio del Regno Unito ha raggiunto i 20,7 miliardi di sterline nel mese di giugno 2025, secondo quanto riportato oggi dall’Ufficio nazionale di statistica britannico (ONS). Il dato rappresenta un aumento significativo rispetto ai 14,1 miliardi registrati nello stesso mese dell’anno precedente, alimentando le preoccupazioni per la tenuta delle finanze pubbliche. Le cifre hanno superato il punto medio delle previsioni degli analisti, che – secondo Bloomberg News – oscillavano tra i 14,8 e i 22,6 miliardi di sterline.
Secondo l’ONS, le passività finanziarie nette del settore pubblico, escludendo le banche pubbliche, hanno raggiunto l’83,8% del PIL, mentre il debito netto del settore pubblico si attesta al 96,3% del prodotto interno lordo britannico. Si tratta di valori particolarmente elevati, che indicano una pressione crescente sulla sostenibilità del bilancio dello Stato, in un momento caratterizzato da incertezza economica e tassi d’interesse in rialzo.
Un rapporto ufficiale pubblicato all’inizio di luglio ha inoltre lanciato l’allarme sul possibile aumento dei costi per gli interessi sul debito del Regno Unito, stimato in circa 22 miliardi di sterline (29,9 miliardi di dollari). Questo incremento sarebbe dovuto alla riduzione degli acquisti di titoli di Stato da parte dei fondi pensione, tradizionalmente tra i principali acquirenti del debito sovrano, con conseguente minaccia di ulteriore instabilità nei mercati obbligazionari.
Il quadro complessivo presenta una sfida complessa per il governo britannico, che si trova sotto pressione per mantenere alti i livelli di spesa pubblica, sostenere i servizi essenziali come la sanità e gestire una crescita economica rallentata. Le scelte fiscali dei prossimi mesi saranno cruciali per contenere il deficit e stabilizzare il debito, evitando al contempo un’ulteriore erosione della fiducia degli investitori internazionali.
