
(AGENPARL) – Wed 23 July 2025 N. 130 – 23 Luglio 2025
INSETTI ALIENI, COLDIRETTI CUNEO: DIFESA DELLE COLTURE HA BISOGNO DI NORME ARMONIZZATE IN EUROPA
Lettera inviata alla Commissione europea: servono regole chiare, rapide e coerenti
Con gli insetti alieni che causano danni per oltre un miliardo di euro l’anno nel nostro Paese, occorre garantire alle aziende agricole strumenti efficaci di lotta, oltre a un’armonizzazione delle norme che all’interno dei Paesi dell’Unione dovrebbe essere la regola, non l’eccezione. È l’appello lanciato dalla Coldiretti nell’ambito dei lavori del Comitato ortofrutta franco-spagnolo-italiano-portoghese, con una lettera inviata, insieme ad altre Organizzazioni, al Commissario europeo all’Agricoltura e all’Alimentazione, Christophe Hansen, e al Commissario alla Salute e al Benessere animale, Olivér Várhelyi.
I cambiamenti climatici hanno portato in Italia una vera e propria invasione di insetti e parassiti provenienti da altri continenti. Si va dalla cimice asiatica alla Popillia japonica che distruggono frutteti e vigneti, dalla Drosophila suzukii, “golosa” di ciliegie, mirtilli e uva, al cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni, dal bostrico tipografo, il “killer” del bosco nell’arco alpino, fino al calabrone asiatico (Vespa velutina) e al coleottero africano (Aethina tumida) che attaccano gli alveari.
Contro la cimice asiatica, sin dal 2019, in collaborazione con il DISAFA dell’Università degli Studi di Torino, Coldiretti ha puntato sul rilascio in campo di Anastatus bifasciatus, l’insetto indigeno individuato come antagonista naturale. Basti pensare che solo nelle scorse settimane sono stati rilasciati ben 96.500 esemplari di insetti utili al controllo biologico della cimice asiatica in provincia di Cuneo: un grande intervento a impatto ambientale zero, ossia senza utilizzo di prodotti fitosanitari. Un metodo di contrasto attento alla biodiversità e all’ambiente, finalizzato a ristabilire l’equilibrio naturale, venuto meno con l’ingresso nel nostro territorio dell’insetto originario dell’Estremo Oriente, a salvaguardia della qualità dei raccolti e con benefici per l’intera collettività poiché le cimici hanno ormai colonizzato ogni spazio, dalle campagne alle città.
Il problema degli insetti alieni – spiega la Coldiretti – è tanto più grave considerando la consistente riduzione dei prodotti fitosanitari autorizzati senza che siano state prima sviluppate soluzioni di difesa integrata, come tecniche di controllo evolute e attrezzature di precisione per una gestione efficace di parassiti, malattie e malerbe.
“A rendere più complessa la difesa delle colture – evidenzia Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – è la burocrazia, soprattutto a causa di una mancata armonizzazione delle normative all’interno dei confini UE. Accade, infatti, che ogni sostanza debba essere approvata e valutata a livello nazionale. A questo proposito, chiediamo con forza l’adozione urgente di una procedura zonale di autorizzazione realmente armonizzata, come già previsto dalla normativa UE, che consenta il riconoscimento automatico delle autorizzazioni all’interno della stessa zona senza dover ripetere inutili valutazioni nazionali”.
“L’agricoltura europea, e in particolare il settore ortofrutticolo, ha bisogno di regole chiare, rapide e coerenti. Senza un cambio di passo, rischiamo un crollo della competitività e un aumento della dipendenza dall’estero proprio nei prodotti simbolo del nostro territorio” conclude Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo.
Ufficio Comunicazione
COLDIRETTI CUNEO
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