
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Nota di Maria Grazia Proietti e Francesco Filipponi (PD), Luca Simonetti
(M5S)
(Acs) Perugia, 18 luglio 2025 – “Dopo le polemiche delle ultime ore sulla
vicenda Stadio-Clinica, è necessario riportare la discussione sui fatti
reali. Il tema vero non è il progetto di una clinica privata a Terni, ma la
questione più ampia dell’organizzazione della sanità convenzionata in
Umbria”, così i consiglieri regionali di maggioranza, Maria Grazia
Proietti, Francesco Filipponi (Pd) e Luca Simonetti (M5S) secondo i quali
“la priorità è rivedere e valutare con attenzione l’insieme delle
prestazioni sanitarie convenzionate, non solo a Terni, ma anche a Perugia”.
“Nel nuovo Piano Socio-Sanitario regionale – spiegano – dovrà essere
affrontato questo nodo in modo serio e trasparente. A Perugia non ci sono
più posti letto rispetto a Terni: la differenza è nella presenza di più
strutture private, che spesso si concentrano sulle prestazioni più
remunerative, come visite, diagnostica e interventi brevi, lasciando al
pubblico le urgenze, i ricoveri complessi e le cronicità”.
“Questo modello – osservano – rischia di creare uno squilibrio che va
affrontato con serietà, perché se il pubblico resta da solo a gestire i
casi più difficili e costosi, il sistema sanitario si impoverisce e si mette
a rischio la sua sostenibilità. Su questo tema si innesta anche la vicenda
della delibera della Giunta Tesei, che ha definito i tetti dei posti letto
convenzionati per la provincia di Terni. È bene chiarire – spiegano – che
questa delibera non collega in alcun modo i posti convenzionati con il
progetto della clinica privata del sindaco Bandecchi, perché la legge non lo
consentirebbe. Si tratta comunque di una delibera che riteniamo sbagliata e
inattuabile, perché si basa su un’impostazione provinciale che in sanità
non esiste: la programmazione dei posti letto va fatta per USL, non per
territorio comunale o provinciale”.
“La delibera – rimarcano Maria Grazia Proietti, Simonetti e Filipponi –
ha sottratto posti letto al sistema pubblico e aperto un dibattito importante
sulla tenuta della sanità territoriale. Oltre un anno fa, proprio per fare
spazio alla sanità privata, sono stati già tolti oltre 80 posti letto
pubblici alla USL 2. Terni merita un nuovo ospedale pubblico, percorsi
diagnostici dedicati per chi vive in un territorio esposto all’inquinamento
– come indicato dallo studio SENTIERI del Ministero della Salute – e un
personale sanitario messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza, senza
vivere costantemente in emergenza. Serve un ripensamento complessivo della
sanità privata convenzionata, a partire proprio da Perugia, in un quadro
più equilibrato e trasparente. Perché difendere la sanità pubblica –
concludono – significa tutelare un sistema che garantisca cure per tutti,
senza lasciare indietro nessuno”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80548