
Srebrenica/Europa Radicale: nel trentennale genocidio Ministro Nordio si impegni per adozione codice crimini internazionali (con 23 anni di ritardo).
Igor Boni, Federica Valcauda e Giulio Manfredi (Europa Radicale):
Oggi, 11 luglio 2025, ricorre il trentesimo anniversario dell’operazione di genocidio compiuta dai serbi del generale Ratko Mladic a Srebrenica (Bosnia Erzegovina): oltre 8.000 maschi bosgnacchi (musulmani bosniaci) sopra i 12 anni furono trucidati in pochi giorni, in una vera e propria operazione di pulizia etnica.Nella giornata di oggi vi saranno molte, giuste rievocazioni e siamo certi che vi sarà un comunicato in merito anche del governo italiano. Sarebbe bello se in quel comunicato non vi fosse solo la doverosa esecrazione di quanto avvenuto 30 anni fa ma anche un impegno concreto, fattibile, attuabile in breve tempo: l’adozione di un “Codice dei crimini internazionali” che adempisse al “principio di complementarietà” previsto dagli articoli 1 e 17 dello “Statuto di Roma” istitutivo della Corte Penale Internazionale (nata il 17 luglio 1998 e il cui Statuto è entrato in vigore il 1° luglio 2002).Purtroppo passarono vent’anni senza che nessuno dei governi succedutisi in Italia dal 2002 si ponesse l’obiettivo di predisporre, presentare e far approvare dal Parlamento il “Codice dei crimini internazionali”. Solo dopo la seconda aggressione della Russia all’Ucraina (24 febbraio 2022), l’allora governo Draghi, e in particolare l’allora ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ritennero giunta l’ora di porsi tale obiettivo.
La Commissione per elaborare un progetto di Codice dei Crimini internazionali fu istituita presso il Gabinetto della Ministra della giustizia con d. m. 22 marzo 2022. Tenne la sua prima riunione di insediamento il 31 marzo 2022 e altre due riunioni plenarie presso il Ministero l’11 e il 24 maggio 2022.
Dando dimostrazione di una efficienza ed efficacia encomiabili, già il 31 maggio 2022 i Presidenti della Commissione (Professori Francesco Palazzo e Fausto Pocar) trasmettevano alla Ministra della giustizia il progetto di Codice dei Crimini internazionali (d’ora in avanti “Codice”), corredato dalla relazione illustrativa (vedi link):
Il 17 marzo 2023 l’attuale ministro della Giustizia, Carlo Nordio, annunciava che “il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per l’introduzione di un codice dei crimini internazionali, per dare attuazione agli obblighi assunti con lo Statuto di Roma istitutivo della Corte Penale internazionale”.
Da allora quel provvedimento tanto atteso è diventato come la mitica “araba Fenice”: “Che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa”.
L’anniversario di oggi potrebbe essere la giusta sacrosanta occasione per recuperare il tempo perduto ed onorare la memoria delle vittime di Srebrenica (ma anche dei tanti massacri e stragi di civili che si sono succedute da allora fino ad oggi) in modo concreto, utile e positivo.