
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 *Nuovo reparto di Ginecologia chirurgica all’Ospedale Di Venere: dodici
posti letto in più, attrezzature moderne e ambienti confortevoli per la
cura delle patologie femminili ad alta complessità e specializzazione*
*Oggi l’apertura dell’area di degenza riqualificata al settimo piano del
padiglione B, dedicata a percorsi assistenziali distinti e specializzati
rispetto alla Ostetricia, relativi al trattamento di problematiche onco
ginecologiche, endometriosi, disturbi del pavimento pelvico e menopausa.*
Un nuovo reparto di Ginecologia chirurgica all’Ospedale Di Venere dedicato
alla cura delle patologie femminili ad alta specializzazione. L’Unità
operativa di Ginecologia e Ostetricia del presidio di Carbonara si è
arricchita di ulteriori dodici posti letto riservati interamente a percorsi
assistenziali distinti rispetto alla Ostetricia, relativi al trattamento di
problematiche onco ginecologiche, endometriosi, disturbi del pavimento
pelvico e menopausa. La nuova area di degenza – al settimo piano del
padiglione B – è stata riqualificata secondo criteri di modernità,
efficienza e comfort – oltre che attrezzata con strumentazione avanzata per
isteroscopia, ecografia ginecologica e chirurgia laparoscopica.
A visitarla questa mattina, il presidente della Regione, Michele Emiliano
con il direttore generale della ASL Luigi Fruscio, il direttore medico di
presidio, Maurizio Marra, e il dottor Paolo Volpe, direttore Dipartimento
Gestione avanzata rischio riproduttivo e gravidanze a rischio che hanno
incontrato tutto il personale della Unità operativa di Ostetricia e
Ginecologia del Di Venere, diretta dal dottor Mario Vicino.
“Con questa nuova apertura – ha commentato il presidente Emiliano – abbiamo
separato due percorsi, la Ginecologia e la Ostetricia, che finora erano
unificati, in situazioni spesso incompatibili. Aver segmentato queste due
branche, coordinate da personale competente, è un segno di attenzione e
rispetto nei confronti delle pazienti. L’Ospedale Di Venere rafforza il
proprio ruolo di riferimento per la salute della donna, offrendo percorsi
assistenziali completi, integrati e ad alta specializzazione. Nella ASL di
Bari, dove convivono nello stesso Dipartimento, le Ginecologie aziendali, i
Punti nascita, la Genetica medica, la Medicina Fetale, le Pianificazioni
famigliari la Terapia intensiva neonatale, la Neonatologia e la
Procreazione medicalmente assistita, è stato istituito un modello sanitario
che prende in carico la persona, dalla fase pre concezionale fino alla
nascita e ai primi momenti di vita del neonato, anche in presenza di
condizioni complesse o ad alta complessità clinica”.
L’intervento
La nuova area di degenza è stata riqualificata con una spesa di lavori
strutturali pari a 1,4 milioni di euro, nell’ambito di un finanziamento ex
art. 20 Legge 67/88. Il reparto è stato progressivamente attrezzato con
laparoscopio, monitor, poltrone ginecologiche, una doppia postazione per le
isteroscopie, e un ecotomografo ginecologico cioè un dispositivo che
utilizza ultrasuoni per eseguire ecografie ginecologiche, sia transvaginali
che transaddominali per un investimento complessivo di circa 540mila euro.
Nel progetto – a cura dell’Area gestione tecnica aziendale – particolare
attenzione è stata riservata all’ergonomia degli spazi, alla privacy delle
pazienti e alla sicurezza dei percorsi. Gli ambulatori e le stanze di
degenza sono stati concepiti per garantire un’elevata qualità
dell’assistenza e un ambiente accogliente e funzionale.
“Oggi si conclude – ha dichiarato il dg Fruscio – un processo complesso e
strategico che in questi anni ha impegnato l’azienda sanitaria in
investimenti finalizzati alla istituzione di un centro avanzato dedicato
al percorso della donna, e più in generale della coppia, potenziato oggi
con questa struttura che va ad elevare l’ offerta terapeutica e migliora la
presa in carico delle pazienti, con la medicina di precisione, e un alto
livello di competenza clinica e tecnologica”.
Con l’attivazione del settimo piano, interamente dedicato alla chirurgia
ginecologica, è stata predisposta una migliore organizzazione degli spazi
al sesto piano, che verrà destinata ai ricoveri di Pianificazione
familiare, alla Chirurgia fetale e, più in generale, alla gestione delle
patologie fetali. Questo nuovo assetto organizzativo nasce con l’obiettivo
di offrire un’assistenza specializzata e rispettosa della dignità e delle
necessità delle pazienti che affrontano situazioni particolarmente
complesse e delicate in gravidanza. Saranno accolte in ambienti riservati,
progettati per garantire riservatezza, comfort e supporto psicologico.
L’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del Di Venere si incardina
nel Dipartimento Gestione avanzata rischio riproduttivo e gravidanze a
rischio, diretto dal dottor Paolo Volpe. “Al centro di ogni investimento,
innovazione o riorganizzazione ci sono le pazienti – ha dichiarato il
dottor Volpe – il nostro impegno quotidiano è rivolto a garantire risposte
adeguate ai loro bisogni, anche quando questi richiedono un approccio
multidisciplinare. Lavoriamo per offrire un’assistenza personalizzata,
completa e di alta qualità, in grado di affrontare la complessità delle
diverse condizioni cliniche con professionalità e umanità”.
Come ha sottolineato il dottor Vicino, “L’attività ginecologica ha
conosciuto un notevole sviluppo, con l’attivazione di ambulatori
specialistici dedicati a: endometriosi, tanto che il Di Venere è uno dei
tre centri regionali di terzo livello; adolescenza e menopausa per la
gestione dei disturbi ormonali e funzionali legati all’età; pavimento
pelvico, per cui sono stati effettuati oltre 150 interventi di chirurgia
laparoscopica per prolassi urogenitali e, infine, isteroscopia
ambulatoriale, per la quale vengono eseguite circa 30 prestazioni
settimanali in diagnosi e trattamento di patologie intrauterine, anche
senza anestesia”.
Avere un reparto ad hoc per la ginecologia chirurgica garantisce alle
pazienti un accesso tempestivo e qualificato ai percorsi
diagnostico-terapeutici per le patologie ginecologiche di interesse
chirurgico. Circa il 60% dei ricoveri riguarda casi ad alta complessità
clinica. Il 2024 si è, infatti, chiuso con 2.614 ricoveri, di cui 1298 per
interventi chirurgici, eseguiti con tecniche mininvasive laparoscopiche,
per patologie benigne, come l’endometriosi e la correzione del prolasso, e
per quelle di natura oncologica.
I numeri
Per quanto riguarda la Ostetricia, ospitata al sesto piano, viene garantita
la presa in carico della gravidanza a rischio e a termine, con la
possibilità di effettuare la parto-analgesia h24 e il parto in acqua, in un
blocco parto composto da cinque diverse postazioni. Il 2024 ha segnato un
record nel numero di parti effettuati: 2096.
Numeri importanti arrivano anche dalle attività chirurgiche ginecologiche:
sono 30.186 le prestazioni, comprese quelle ambulatoriali, garantite dalla
Unità operativa dal 2024 ad oggi, con un incremento del 30% in più rispetto
all’anno precedente.
Link dichiarazione Emiliano
*https://rpu.gl/4cZki *
Link dichiarazione Fruscio
*https://rpu.gl/CNEWI *
Link dichiarazione Volpe
*https://rpu.gl/y7zOz *
Link dichiarazione Vicino
*https://rpu.gl/55ZlO *
Link immagini copertura
*https://rpu.gl/a477S *