
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 Nota di Cristian Betti, capogruppo del Partito democratico all’Assemblea
legislativa
(Acs) Perugia, 1 luglio 2025 – “Nel momento in cui il Governo dichiara un
‘declino irreversibile’, noi siamo fermamente convinti, che dal rilancio
delle aree interne passa lo sviluppo e il futuro del Paese”. E’ quanto
dichiara in una nota Cristian Betti, capogruppo del Partito democratico
all’Assemblea legislativa dell’Umbria.
“Nel nuovo ‘Piano strategico nazionale per le aree interne’ (PSNAI), il
Governo – ricorda il consigliere Dem – ha utilizzato espressioni che pesano
come macigni affermando che alcune aree del Paese hanno una ‘struttura
demografica compromessa’, con ‘basse prospettive di sviluppo’ e un
‘accentuato squilibrio generazionale’. Il messaggio è chiaro, il Governo
ha deciso che non c’è più spazio per un’inversione di tendenza, ma si
intende solo ‘accompagnare’ il declino con dignità. Questa resa è
inaccettabile – stigmatizza il capogruppo Pd – perché decreta una sentenza
di morte per il 60% del Paese e mina la sopravvivenza di regioni come
l’Umbria che rappresentano una grande area interna”.
“Non ci arrenderemo mai all’idea dell’abbandono e spopolamento –
prosegue Betti – ma continueremo a lavorare per una rinascita attraverso
misure che tutelino il diritto a una qualità della vita che proprio questi
luoghi possono e devono continuare a garantire. Le aree interne – aggiunge il
consigliere di maggioranza – rappresentano un tassello fondamentale del
nostro Paese, con enormi potenzialità di crescita e opportunità per una
maggiore sostenibilità ambientale ed economica. Per anni hanno subito
processi di marginalizzazione, desertificazione causando un impoverimento
generale. E’ arrivato il momento di invertire la tendenza di questo declino
infrastrutturale, demografico ed economico. Con il Pnrr, che in queste aree
ha previsto misure di potenziamento dei servizi e delle infrastrutture
sociali di comunità e servizi sanitari di prossimità, è stata inaugurata
una nuova fase che deve proseguire”.
“E’ nostra intenzione – conclude Betti – difendere il futuro dei 57
comuni umbri delle aree interne che rappresentano di circa 218mila abitanti,
ribadendo l’esistenza di un diritto costituzionale all’uguaglianza che va
riattualizzato, che si garantisce riducendo il divario tra centri urbani e
zone rurali e prevedendo fondi per lo sviluppo e i servizi in una logica
europea. La stessa che considera questi luoghi parte integrante di una
strategia di tutela e valorizzazione del paesaggio, dalle tradizioni e dalla
cultura in un’ottica di vera coesione sociale a vantaggio dell’intero
Paese”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80443