
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 (ACON) Trieste, 1 lug – “Il disegno di legge che, in forza dei
soli voti della Maggioranza, ha modificato il corpo delle norme
regionali sull’edilizia, riprendendo una serie di disposizioni
del decreto Salva Casa nazionale, poteva essere l’occasione per
introdurre una riforma sistematica della materia, ad esempio
definendo i profili della rigenerazione urbana o armonizzando il
codice regionale con la legge sulla bioedilizia, varata nel 2005
e in attesa di aggiornamenti dopo quello del 2013”.
Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena
Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, che si ?
espressa con voto contrario al disegno di legge 54 nella seduta
d’Aula odierna.
“Certamente, per? – prosegue Pellegrino -, era necessario
assicurare al Consiglio tutto il tempo necessario per
confrontarsi con chi utilizzer? le nuove norme quotidianamente,
ovvero tutti i professionisti che si occupano di edilizia
privata, tutte le aziende che operano al contorno e soprattutto i
professionisti dipendenti comunali che sono il front office
dell’edilizia privata. Invece si ? preferito attrezzare il codice
regionale con nuove disposizioni che permetteranno sanatorie
minori, dietro le quali tuttavia gi? si intravvedono
diseguaglianze, criticit? applicative o peggio differenze nelle
pratiche dei diversi Comuni, e molte interessanti prospettive per
nuove speculazioni, come ad esempio quelle che discendono dalle
deroghe per il recupero dei sottotetti e delle cantine”.
“Sono ancor peggio, ed ? peggio persino delle previsioni del
Salva Casa nazionale, le nuove disposizioni che permettono di
procedere a sanatoria edilizia per cubicoli con superfici di 20
mq per una persona e di 28 mq per due persone e con soffitti
aventi una altezza pari a 210 metri, indegni di essere
considerati abitazioni: si consentono, con norma regionale –
afferma la consigliera -, quelle pessime condizioni abitative del
passato che, a partire dalla fine del 1800, hanno reso necessarie
le norme igienico-sanitaria per dichiararle abitabili e agibili”.
L’esponente di Avs fa presente che “nella stessa tornata
consiliare ? stata votata anche la mozione di governo, che tra i
suoi aspetti pi? temibili manifesta l’intendimento di questa
amministrazione di rivedere il Piano paesaggistico regionale,
considerato troppo restrittivo e vincolante. Viste le
semplificazioni in materia di sanatoria di abusi minori alla
disciplina paesaggistica, e in particolare quelle che attengono
alla produzione del parere vincolante della Soprintendenza, ora
discese dal decreto Salva Casa nel codice regionale
dell’edilizia, ? inevitabile temere che la meta prefissata sia
quella di allargare le maglie della disciplina che salvaguarda il
paesaggio, inestimabile bene collettivo e fondamento delle
identit? collettive delle comunit?”.
ACON/COM/rcm
011928 LUG 25