
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 M.O.: Scarpa (Pd), alla vigilia della manifestazione del 7 giugno, Italia si schieri per revisione accordo con Israele
“Durante l’informativa alla Camera, ancora una volta, il ministro Tajani ha scelto la via dell’inazione, confermando l’inerzia politica e diplomatica del governo Meloni di fronte alla gravissima crisi umanitaria in corso a Gaza”. Così la deputata dem Rachele Scarpa, che accusa l’esecutivo di non aver assunto alcuna posizione concreta a fronte delle continue violazioni del diritto internazionale da parte del governo israeliano.
“Abbiamo ascoltato tante parole – prosegue l’esponente Pd – ma nessuna proposta vera. Tajani non ha nemmeno avuto il coraggio di nominare il primo ministro israeliano Netanyahu, nonostante le gravissime responsabilità nel blocco degli aiuti umanitari e nella gestione disumana della distribuzione. Si è limitato a citare l’iniziativa ‘Food for Gaza’, con cui l’Italia ha fatto entrare appena 110 tonnellate di cibo, mentre Israele ha bloccato per 80 giorni 116.000 tonnellate di aiuti. Una cifra che dà la misura della sproporzione e dell’inadeguatezza dell’azione italiana.”
“Inoltre – conclude Scarpa – gli aiuti entrati sono stati gestiti da contractor militari israeliani, causando il caos nella distribuzione e portando a episodi di violenza contro la popolazione palestinese. Uomini e donne ammassati in recinti metallici, trattati come bestiame, e addirittura bersaglio di spari. È una vergogna che contraddice ogni principio umanitario. Alla vigilia della manifestazione del 7 giugno, chiediamo che l’Italia si schieri apertamente con i partner europei che invocano quantomeno una revisione dell’accordo di associazione tra Unione Europea e Israele.
Non possiamo restare inerti: serve un’azione diplomatica decisa, all’altezza della tradizione umanitaria e democratica del nostro Paese”.
Roma, 30 maggio 2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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