
Bruxelles – Il bilancio dell’Unione Europea non è più adeguato ai tempi che corrono. È quanto affermato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta alla Conferenza annuale sul bilancio dell’UE, dove ha lanciato un appello per riformare il Quadro Finanziario Pluriennale in risposta a una realtà globale profondamente mutata.
“Oggi lavoriamo con un bilancio concepito per gli anni 2019 e 2020. Un mondo diverso”, ha detto von der Leyen, sottolineando come l’attuale bilancio sia stato pensato prima della pandemia di COVID-19, dell’invasione russa in Ucraina, della crisi energetica e della crescente frammentazione geopolitica.
Secondo la presidente, il contesto globale è oggi dominato da tensioni geopolitiche crescenti, nuove regole commerciali, cambiamenti climatici estremi e una rivoluzione tecnologica accelerata. Tutti fattori che rendono urgente una maggiore flessibilità nella gestione del bilancio europeo.
Nel suo intervento, von der Leyen ha ricordato come l’UE abbia già spinto al massimo i limiti dell’attuale quadro finanziario per affrontare situazioni eccezionali. Dalla pandemia alla crisi economica, passando per il supporto agli Stati membri tramite il Next Generation EU, l’Unione ha dimostrato capacità di adattamento, ma ora servono strumenti più agili e strutturati.
Il futuro bilancio, ha annunciato, sarà orientato su due assi principali:
- la politica di coesione,
- la politica agricola comune,
con un nuovo approccio fondato su partenariati nazionali e regionali per investimenti e riforme. L’obiettivo sarà semplificare l’accesso ai fondi, rendendo il sistema più efficace, equo e tempestivo.
Il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) attuale copre il periodo 2021-2027, con un valore complessivo superiore a 1.200 miliardi di euro, cui si aggiungono gli 800 miliardi del fondo di ripresa Next Generation EU. Tuttavia, secondo von der Leyen, “la nuova normalità è tutt’altro che normale”, e richiede una profonda revisione delle regole e degli strumenti finanziari dell’Unione.