
(AGENPARL) – Sun 11 May 2025 Pace, Barbera (Prc): “Serve una mobilitazione di massa che unisca pace e
giustizia sociale”
“Dopo la bella giornata di ieri al Pantheon organizzata da “Stop ReArm”,
abbiamo partecipato questa mattina con convinzione all’evento “Il coraggio
della pace disarma – Il nemico è la guerra”, tenutosi allo Spin Time di
Roma, un prezioso momento di confronto promosso dalle realtà pacifiste e
associative che hanno animato la manifestazione nazionale del 5 aprile
scorso contro la guerra e il riarmo. Ringraziamo sentitamente le
organizzazioni che hanno reso possibile questa giornata di discussione
collettiva. È stato un passaggio importante per ragionare su come dare
continuità a quella mobilitazione e rafforzare un movimento per la pace
all’altezza delle sfide che abbiamo davanti. Lo scenario internazionale è
sempre più inquietante: alla vigilia del vertice NATO previsto dal 24 al 26
giugno a L’Aja, si profila una nuova, folle accelerazione nella corsa al
riarmo, con l’obiettivo dichiarato di portare la spesa militare dei Paesi
membri al 3,5% del PIL. Per l’Italia significherebbe più che raddoppiare le
risorse destinate agli armamenti, arrivando a oltre 80 miliardi di euro
all’anno, a scapito della sanità pubblica, della scuola, del welfare. Contro
questa deriva bellicista serve un salto di qualità nella costruzione di una
mobilitazione popolare di massa, che unisca il NO alla guerra con le
rivendicazioni sociali, ambientali e democratiche. La pace non è un affare
da specialisti: la pace è il terreno su cui può rinascere una politica
popolare, autonoma dalle logiche neoliberiste e militariste dell’UE e dei
governi che la compongono. Per questo riteniamo fondamentale allargare il
fronte: coinvolgere sindacati, comitati per la casa e per la sanità,
studenti, collettivi e lavoratori. La lotta contro il riarmo deve saldarsi
alla lotta contro la povertà, contro la precarietà e contro le
disuguaglianze, impegnandosi fin da subito per promuovere, insieme a tutte
le forze disponibili, una mobilitazione unitaria, plurale e radicata nei
territori, capace di costruire una reale opposizione alla guerra, al riarmo
e allo stesso governo Meloni, che ne è espressione diretta. Questo
governo, infatti, si genuflette davanti ai diktat della NATO e
dell’industria bellica. Il suo atlantismo cieco, guerrafondaio e subalterno
agli interessi degli Stati Uniti è una minaccia per il nostro Paese, per la
pace e per la democrazia”.
Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista.