
Il presidente della Repubblica Srpska, Milorad Dodik, è giunto a Mosca per partecipare alle solenni cerimonie in occasione dell’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, che si terranno il 9 maggio, come riportato da un corrispondente dell’agenzia TASS.
Dodik ha definito la visita “un grande onore”, ribadendo il significato simbolico e politico della sua presenza nella capitale russa per commemorare la sconfitta del nazifascismo nella Seconda guerra mondiale.
“È un evento storico di portata mondiale, sono orgoglioso di essere qui per onorare i milioni di caduti e riaffermare i valori antifascisti”, ha dichiarato Dodik.
Sfida alle pressioni di Bruxelles
La visita del presidente dell’entità serbo-bosniaca avviene nonostante le pressioni dell’Unione Europea. La presidente della Commissione europea, Kaja Kallas, aveva recentemente annunciato che Bruxelles ha chiesto ai paesi candidati all’adesione all’UE di non partecipare agli eventi del 9 maggio a Mosca, in segno di distanza dalla Russia a causa del conflitto in Ucraina.
Tuttavia, Dodik ha dichiarato di non temere sanzioni da parte dell’UE e di voler essere presente a Mosca “indipendentemente dalla reazione della diplomazia europea”.
“La Republika Srpska ha una propria dignità e onora i suoi legami storici e culturali con la Russia. Non accettiamo diktat né limitazioni su come e dove ricordare la lotta contro il fascismo”, ha ribadito il presidente serbo-bosniaco.
Un contesto geopolitico teso
La Bosnia-Erzegovina, di cui la Republika Srpska è una delle due entità costitutive, ha ottenuto lo status di paese candidato all’adesione all’Unione Europea alla fine del 2022. Tuttavia, le tensioni interne e le divergenze di orientamento politico estero tra Sarajevo e Banja Luka rendono incerta la coesione del percorso europeo.
La partecipazione di Dodik alle celebrazioni a Mosca è vista da molti osservatori come un atto di sfida nei confronti della politica estera comune dell’UE e un rafforzamento dei legami tra la Republika Srpska e la Federazione Russa.