
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 PROVINCIA DELLA SPEZIA
COMUNICATO STAMPA
ACAM ACQUE FA MARCIA INDIETRO E RITIRA IL RICORSO AL TAR CONTRO LA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE SULL’IDRICO
SI CONFERMA LA POSIZIONE DELL’ENTE CHE HA APPROVATO IL LIMITE DEL 4% AGLI AUMENTI ALL’INTERNO DEL QUADRO NORMATIVO, QUINDI MANTENENDO LE SPECIFICHE DELL’AUTORITÀ ARERA
LA PROVINCIA DELLA SPEZIA AVEVA COMUNQUE AGITO IN CONTRASTO ALL’AZIONE DEL GESTORE PRESSO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO
L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE PROSEGUE NELLA SUA LINEA CONTRO LE SPECULAZIONI SULL’ACQUA
Con una Istanza per la cancellazione dal ruolo generale dei ricorsi, presentata al Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, Acam Acque Spa ha ritirato il proprio ricorso che aveva come obiettivo l’annullamento, previa sospensione, della deliberazione del Consiglio Provinciale della Spezia avente ad oggetto: “Approvazione schema regolatorio per il quarto periodo regolatorio (mti-4), di cui all’articolo 4 della deliberazione 639/2023/r/idr – gestore Acam Acque s.p.a.” e l’allegata relazione tariffaria.
Si tratta di un fondamentale passaggio che conferma appieno la posizione dell’Ente Provincia e la scelta dell’amministrazione provinciale a tutela dei cittadini e contro le speculazioni sulla tariffazione iniqua dell’acqua.
Il ritiro della richiesta di annullamento, oltre che della sospensiva, rafforza in modo decisivo, la posizione della Provincia della Spezia che con una votazione a sola maggioranza in sede di Consiglio provinciale, seguita al pronunciamento di indirizzo dell’Assemblea dei Sindaci che aveva indicato la necessità di limitare al minimo consentito dalle norme l’aumento dei rincari in bolletta per il settore idrico, lo scorso 27 dicembre aveva fissato al limite del 4 % il tetto massimo agli aumenti annuali delle tariffe idriche, questo nell’ambito dell’approvazione dello schema regolatorio per il quarto periodo regolatorio.
La linea, dettata dal Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, è, infatti, sempre stata indirizzata al perseguimento di un’azione a difesa degli utenti spezzini.
Infatti lo scorso primo marzo sempre la Provincia si era attivata, con un proprio atto, nei confronti del Tar contrastando il ricorso promosso dal gestore Acam per ottenere l’annullamento, previa sospensiva, della deliberazione dello stesso Consiglio provinciale, certi di un risultato positivo che oggi è stato anticipato dalla marcia indietro di Acam.
In sede di Assemblea dei Sindaci ed in Consiglio provinciale, l’Amministrazione aveva ribadito che la proposta del gestore non sarebbe stata accolta, denunciando che il gestore, nonostante gli utili e gli aumenti recenti, volesse incrementare i proventi. Da qui la decisione di limitare al minimo i rincari in bolletta.
Non è infatti concepibile, per l’Amministrazione provinciale, che, a fronte della gestione di un bene pubblico, quelli che sono costi che andrebbero imputati direttamente al gestore, all’interno di quello che è anche un normale rischio di impresa, siano invece scaricati direttamente sugli utenti finali e quindi sulle economie delle famiglie.
Una posizione ben chiara che, in fase di votazione, ha trovato il voto della sola maggioranza con l’azione contraria delle opposizioni che, in questo modo, hanno praticamente aiutato la linea portata avanti dal gestore.
Per il Presidente Peracchini e l’Amministrazione è inaccettabile che si cerchi di speculare ulteriormente sull’acqua. Su questo sempre l’Amministrazione provinciale si era più volte formalmente espressa, a tutela dei cittadini utenti, garantendo comunque gli investimenti necessari al territorio. Infatti prosegue il programma ed il piano degli investimenti procede, anche realizzando la programmazione che riguarda varie opere legate ai finanziamenti PNRR che come Ato idrico è stata autorizzata proprio per le necessarie migliorie dell’acquedotto.
NOTA
In questi ultimi mesi il Presidente Pierluigi Peracchini ha già interessato a livello nazionale sia l’Unione delle Province d’Italia che l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia affinché si inizi un percorso di riforma di quella che è una gestione delle tariffazioni, nel sistema di calcolo, previsto per il settore idrico dalla autorità nazionale Arera.
Un intervento che segue la chiara posizione sostenuta dall’indirizzo arrivato dai Sindaci presenti in sede di Assemblea provinciale e dalle associazioni del settore coinvolte.
La Provincia ha approvato un limite degli aumenti all’interno del quadro normativo, quindi mantenendo ciò che le specifiche dell’autorità Arera hanno stabilito, ma ovviamente limitandolo al 4% ed operando sulla base di un concetto che vede come primo obiettivo la tutela dei consumatori e non l’interesse speculativo di un’azienda che ha come proposito quello di fare utile e che aveva indicato aumenti annui del 9,5%.
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La Spezia, 9 aprile 2025
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Provincia della Spezia