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Chiesta la modifica del comma 11 dell’art. 148 del Codice delle Assicurazioni Private per il riconoscimento del compenso per l’attività stragiudiziale degli avvocati
L’ Avvocato Gianluca Sposato, rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati, da sempre vicino alla politica forense, con una nota inviata ad alcuni parlamentari ha evidenziato la necessità, ai fini di porre rimedio alla cattiva abitudine delle compagnie di assicurazione di non liquidare le spese legali nella fase stragiudiziale ove venga rifiutata l’offerta, o trattenuta in acconto, di un ulteriore intervento del Legislatore al D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209.
L’intervento normativo è relativo alle spese di assistenza legale nella fase stragiudiziale nelle materie della responsabilità civile sanitaria e della responsabilità da circolazione stradale, che sono espressamente regolate dal Codice delle Assicurazioni Private, nel caso di lesioni di non lieve entità riportate dal danneggiato.
L’equivoco interpretativo del comma 11 dell’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private
L’attuale formulazione del comma 11 dell’articolo 148 prevede che: “L’impresa, quando corrisponde compensi professionali per l’eventuale assistenza prestata da professionisti, è tenuta a richiedere la documentazione probatoria relativa alla prestazione stessa e ad indicarne il corrispettivo separatamente rispetto alle voci di danno nella quietanza di liquidazione. L’impresa, che abbia provveduto direttamente al pagamento dei compensi dovuti al professionista, ne dà comunicazione al danneggiato, indicando l’importo corrisposto”.
L’Avvocato Gianluca Sposato, che lo scorso 11 febbraio è stato ricevuto a Montecitorio da una delegazione di parlamentari, ha evidenziato come vi sia equivocità nell’attuale formulazione del comma 11 dell’art. 148 ed in particolare nell’assunto “L’impresa quando corrisponde” atteso che gli onorari legali sono dovuti anche nel caso di offerta reale, somme trattenute in acconto e liquidazione su base concorsuale.
Il rimborso delle spese legali nella fase del pre-contenzioso ed il danno emergente
Per la giurisprudenza di legittimità il rimborso delle spese legali stragiudiziali sostenute dal danneggiato ha natura di danno emergente e consiste nel costo sostenuto per l’attività svolta dal legale nella fase precontenziosa.
Le compagnie assicurative quando l’offerta di risarcimento danni non viene accettata dal danneggiato, ma viene trattenuta in acconto, con l’attuale formulazione ed equivocità del comma 11, non liquidano il compenso all’Avvocato per la fase stragiudiziale.
Inoperatività dell’Ivass su comportamenti scorretti delle Assicurazioni quando interviene l’azione giudiziaria
Nonostante i principi di correttezza e trasparenza richiamati nel D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209, il comportamento dell’ente assicuratore che non liquida gli onorari legali per la fase stragiudiziale, una volta che viene intrapresa la causa civile per il risarcimento integrale dei danni, non è sanzionabile dall’IVASS.
Infatti l’articolo 4 comma 2 lettera a) del Regolamento n. 24 del 19/05/2008 (Regolamento ISVAP) prevede che non rientrano nella competenza dell’IVASS i reclami in relazione al cui oggetto sia stata già adita l’Autorità Giudiziaria.
In tal modo la Compagnia assicuratrice, una volta corrisposta l’offerta reale senza gli onorari, non è sanzionabile.
Mentre una volta instaurata una causa civile accade che, anche in caso di accoglimento totale della domanda, il giudice liquidi le spese relative al giudizio e non anche agli onorari legali per la fase stragiudiziale e di avvio della procedura di negoziazione assistita e mediazione, obbligatorie nelle materie disciplinate dal Codice delle Assicurazioni.
Il Tariffario Forense e le fasi relative al compenso degli Avvocati
Il Tariffario Forense, disciplinato dal DM 147/22, prevede espressamente che il compenso dell’Avvocato sia dovuto tanto per l’attività stragiudiziale, che per la mediazione o negoziazione assistita, oltre che per l’attività giudiziale.
Tuttavia le compagnie assicurative, quando l’offerta non viene accettata dal danneggiato, ma è trattenuta in acconto, non liquidano gli onorari legali per le fasi relative al pre contenzioso.
La modifica richiesta al comma 11 dell’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni Private
In qualità di Avvocato che opera nel ramo del risarcimento del danno alla persona e rappresentante di interessi alla Camera dei Deputati ho ritenuto doveroso, pertanto, segnalare tale situazione, proponendo al Legislatore di intervenire con un emendamento e la modifica dell’articolo 148 del D. Lgs. 7 settembre 2005, n. 209 al punto n. 11 come appresso:
“L’ impresa, quando formula l’offerta risarcitoria deve corrispondere anche i compensi professionali per l’assistenza legale prestata da professionisti, a tal fine e’ tenuta a richiedere la documentazione probatoria relativa alla prestazione stessa e ad indicarne il corrispettivo separatamente rispetto alle voci di danno nella quietanza di liquidazione. L’impresa, che abbia provveduto direttamente al pagamento dei compensi dovuti al professionista, ne da’ comunicazione al danneggiato, indicando l’importo corrisposto”.
La nota è stata inviata per conoscenza anche
al Consiglio Nazionale Forense ed ai Consigli
degli Ordini degli Avvocati maggiormente rappresentativi.