
(AGENPARL) – lun 17 febbraio 2025 COMUNE DI PIACENZA
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Piacenza, 17 febbraio 2025
Oggetto: Eccidio di Ponte Cantone, anche Piacenza commemora i giovani
partigiani caduti
C’era anche il Gonfalone di Piacenza, domenica 16 febbraio, tra i labari e gli
stendardi che davano solennità alla cerimonia di commemorazione dell’eccidio di
Ponte Cantone, celebrata come ogni anno in onore dei venti giovani partigiani che
caddero vittima delle milizie nazifasciste il 14 febbraio 1945 nelle campagne di
Calerno, frazione di Sant’Ilario d’Enza. Originari in gran parte dalle province di
Parma e Piacenza, avevano tra i 17 e i 30 anni.
“Di quei ragazzi che morirono per la libertà, dando la vita nel tempo in cui avrebbero
dovuto costruire il proprio futuro, resta per sempre il ricordo e l’esempio nella nostra
storia, nei valori della nostra Costituzione; proprio come allora, con brutalità inaudita,
le loro salme lasciarono un’impronta nella neve, dove vennero abbandonate in segno
di minaccia alla gente del posto. Rendere omaggio al loro sacrificio, ottant’anni dopo
quella violenta e impietosa rappresaglia, significa riconoscere con profonda
gratitudine il contributo che diedero alla lotta per la Liberazione, ma anche
riaffermare che il coraggio e gli ideali della Resistenza, orientati alla democrazia e
alla pace, hanno prevalso sulle ideologie, oggi più che mai irricevibili, di odio e
sopraffazione”. Così l’assessore Simone Fornasari, che ha rappresentato
l’Amministrazione comunale in occasione della celebrazione istituzionale,
accompagnato dagli agenti della Polizia Locale.
Dopo il tradizionale corteo che riunisce autorità, cittadini e familiari dei Caduti,
hanno tenuto il proprio discorso il sindaco di Calerno Marcello Moretti e il
consigliere regionale Andrea Massari.
PIACENZA PRIMOGENITA
DELL’UNITÀ D’ITALIA