
Buongiorno allego cs,immagini,programma iniziative,link al video della cerimonia alla Foiba di Basovizza e link al video del Giorno del Ricordo. Saluti. LR Link al video del “Giorno del Ricordo 2025” https://www.dropbox.com/scl/fi/ipwbrv9emfb4pa3tyrw2u/Promo_Giorno-del-Ricordo_2025.mp4?rlkey=tmjmkoi7j7vg9t903oxfzkrfa&st=cslaq6v0&dl=0 Link al video della Cerimonia del “Giorno del Ricordo 2025” alla Foiba di Basovizza: https://we.tl/t-ffBPD70xjn 10/2/2025 CELEBRATO QUESTA MATTINA IL “GIORNO DEL RICORDO 2025” AL SACRARIO DELLA FOIBA DI BASOVIZZA,MONUMENTO NAZIONALE Si è svolta questa mattina (10 febbraio),l’annuale cerimonia solenne del Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza,Monumento Nazionale,sul Carso Triestino,promossa dal Comune di Trieste e dal Comitato per i Martiri delle Foibe,evento centrale di un ampio programma di manifestazioni e iniziative commemorative,culturali e di approfondimento storico. In precedenza,alla Foiba 149 di Monrupino si è svolta la deposizione di due corone congiunte,una da parte di Regione FVG,Prefettura e Comune di Trieste e l’altra dei rappresentanti della Lega Nazionale e delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati. Alla Cerimonia solenne,che ha visto anche quest’anno la presenza di un importante esponente del Governo,il Ministro della Giustizia,Carlo Nordio,erano presenti il Sindaco Roberto Dipiazza,il Governatore del FVG,Massimiliano Fedriga,il Prefetto di Trieste,Pietro Signoriello,il Questore,Pietro Ostuni,il vescovo di Trieste,monsignor Enrico Trevisi e le maggiori autorità civili,militari e religiose della Regione Friuli Venezia Giulia. Il Giorno del Ricordo si celebra il 10 febbraio di ogni anno in memoria delle Vittime delle Foibe,dell’Esodo Istriano,Fiumano,Giuliano e Dalmata e delle vicende del confine orientale. Istituito nel 2004,rappresenta un momento di riflessione e silenzio su una delle tragedie del Novecento. La data prescelta è il giorno in cui,nel 1947,furono firmati i trattati di pace di Parigi,che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria,il Quarnero,la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia,in precedenza facenti parte dell’Italia. La Foiba di Basovizza – Monumento Nazionale di Trieste rappresenta in Italia il luogo della memoria più rilevante di questa ricorrenza e,come ogni anno,anche quest’anno è stata la sede di una partecipata cerimonia. La Cerimonia solenne,è stata aperta,come di rito,dall’ingresso sulla spianata della Foiba del Gonfalone della Città di Trieste,decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare,del Gonfalone della città di Muggia,decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare,e del gonfalone della città di Pisa,unitamente ai Gonfaloni della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Duino Aurisina,nonché dei Medaglieri Nazionali: dell’Istituto del Nastro Azzurro,dell’Associazione Nazionale Alpini,dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria,dell’Associazione Nazionale del Fante. Presenti anche le bandiere e i labari della Lega Nazionale,delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati,dei Liberi comuni di Fiume,Pola e Zara in esilio,della Federazione Grigioverde,e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma. Hanno partecipato alla cerimonia gli studenti Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” con le classi terze della Scuola Media “Nazario Sauro” di Muggia,Civiform,Liceo Artistico “Enrico e Umberto Nordio”,Liceo “Carducci – Dante” e Istituto Tecnico Statale “Alessandro Volta” di Trieste. Nell’ambito del progetto “Le tracce del Ricordo” promosso dalla Lega Nazionale e organizzato in collaborazione con l’assessorato alle Politiche dell’educazione e della Famiglia del Comune di Trieste Istituto Comprensivo Via Acquaroni di Tor Bella Monaca,Roma e l’Istituto Comprensivo “Niccolò Pisano” di Pisa. E’ stata effettuata l’Alzabandiera,a cura del Reggimento Piemonte Cavalleria 2° e dell’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Trieste ” M.O.V.M. Guido Corsi” a cui è seguita la resa degli onori da parte di un picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria 2°. Il Capitano di Vascello,Diego Guerin,Vicepresidente del Comitato per i Martiri delle Foibe e della Lega Nazionale,Presidente della Federazione Grigioverde ha letto la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla città di Trieste. Successivamente,sono state deposte le corone al Monumento ai Martiri delle Foibe da parte delle Istituzioni: dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Ministro della Giustizia,Carlo Nordio e il Prefetto,Carlo Signoriello,dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con il Presidente della Regione FVG,Massimiliano Fedriga e il Sindaco di Trieste,Roberto Dipiazza e dal Presidente del Comitato per i Martiri delle Foibe e della Lega Nazionale,Paolo Sardos Albertini,nonché da parte dei rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’Arma e delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati. Dopo la celebrazione della Santa Messa da parte di monsignor Enrico Trevisi,vescovo di Trieste,Don Ettore Malnati ha letto la “Preghiera per gli infoibati”,scritta dall’allora arcivescovo di Trieste e Capodistria mons. Antonio Santin. Sono seguiti gli interventi del Presidente del Comitato per i Martiri delle Foibe e della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini,del Sindaco Roberto Dipiazza e del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,Massimiliano Fedriga e del Ministro della Giustizia,Carlo Nordio. “Il Giorno del Ricordo rappresenta un’importante occasione per riflettere sulla tragedia degli italiani vittime delle foibe e sull’esodo forzato degli istriani,fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra,da parte del carnefice Tito”,ha detto il sindaco,Roberto Dipiazza. Il Sindaco ha poi ricordato tre episodi significativi,Vergarolla del 1946,dove un’esplosione causò la morte di oltre 100 persone,il caso di Norma Cossetto,la giovane studentessa universitaria violentata per ore e gettata in una foiba dai partigiani titini nel 1943 con i polsi legati con il filo di ferro ed i seni pugnalati,simbolo della brutalità subita dagli italiani dell’epoca e l’occupazione di Trieste da parte delle truppe di Tito,dal 1º maggio al 12 giugno 1945. “40 giorni di terrore”,un momento di particolare drammaticità durante i quali migliaia di italiani furono arrestati,deportati e spesso uccisi dalle forze jugoslave,con il pretesto di epurare la città da elementi ritenuti ostili al nuovo regime comunista. “La scorsa notte dei vili nostalgici ideologici figli della migliore feccia titina,hanno violentato questo Monumento Nazionale e ciò che rappresenta. Un gesto che gli si è ritorto contro da parte della pubblica opinione. Un atto criminale che come ha sottolineato la Presidente Giorgia Meloni: “E’ un oltraggio alla Nazione che non può restare impunito”,ha continuato il Sindaco. “Come ha rimarcato il Presidente Sergio Mattarella,riferendosi al vile atto compiuto la scorsa notte in questo luogo sacro alla Patria,“la storia non torna indietro”. Ricordare le foibe e l’esodo non significa riaprire vecchie ferite o alimentare sentimenti di odio,ma piuttosto coltivare una memoria storica riconosciuta e consapevole. Solo attraverso la conoscenza e il riconoscimento di tutte le sofferenze vissute possiamo costruire una società più giusta e rispettosa delle diverse identità. Il Giorno del Ricordo,dunque,non è solo un momento di commemorazione,ma anche un’opportunità per riflettere sul valore della convivenza pacifica e sul rispetto reciproco tra i popoli. “Coloro che continuano a negare questi fatti,continuano a commettere gli stessi crimini ed a sporcarsi le mani del sangue di innocenti. Come ho già più volte detto: Il negazionismo è lo stadio supremo del genocidio”,ha concluso il Sindaco.