
La US Steel Corporation, un tempo simbolo della potenza industriale americana, manterrà la sua indipendenza sul mercato statunitense, indipendentemente dai piani di acquisizione della Nippon Steel, ha dichiarato il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba. Questa affermazione è stata rilasciata dopo il suo incontro a Washington con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, come riportato da Kyodo News.
Il progetto di Nippon Steel di rilevare la US Steel, attualmente in difficoltà, ha suscitato una forte opposizione da parte di Trump, nonostante un recente cambiamento di tono riguardo all’approccio della compagnia giapponese. Venerdì, Trump ha descritto l’intenzione di Nippon Steel di non convincere più la piena proprietà della US Steel, optando invece per un “massiccio investimento” nel produttore statunitense. Tuttavia, i dettagli di questa nuova strategia non sono stati chiariti.
Ishiba ha commentato su un noto detto che recita: “Si dice che l’acciaio sia la nazione”, esprimendo preoccupazione per l’acquisizione di una grande azienda americana da parte di un concorrente giapponese. Questo scambio di dichiarazioni arriva mentre la Nippon Steel ha già incontrato ostacoli significativi da parte delle amministrazioni Trump e Biden.
Negli ultimi mesi, l’amministrazione Biden aveva bloccato un accordo da 14,1 miliardi di dollari, citando motivi di sicurezza nazionale, dando vita a contenziosi legali tra le due aziende per cercare di annullare la decisione.
Durante il vertice, Ishiba ha anche confermato che Trump non ha fatto pressioni su Tokyo per aumentare il bilancio della difesa, e ha chiarito che il Giappone non può accettare negoziati che riconoscano la Corea del Nord come potenza nucleare. Il primo ministro ha sottolineato come la posizione di Trump sulla Corea del Nord sembri essere cambiata, poiché lo ha definito una “potenza nucleare”, creando speculazioni su un possibile cambiamento nella strategia della sua amministrazione nei confronti di Pyongyang.
Riguardo le tariffe sulle auto giapponesi, Ishiba ha dichiarato di non sapere se Trump intenderà imporre nuove tariffe, ma ha aggiunto che “lo sfruttamento unilaterale non può durare a lungo”.
In sintesi, Ishiba ha concluso il summit definendolo “un buon risultato” grazie agli sforzi congiunti di molte persone, sottolineando l’importanza di mantenere un dialogo aperto tra Giappone e Stati Uniti in un contesto economico globale complesso.
