(AGENPARL) – gio 06 febbraio 2025 *La giunta regionale ha deliberato la riduzione delle direzioni regionali
da 5 a 4 con accorpamento e integrazioni di funzioni*
(aun) – La giunta regionale ha deliberato di avviare la fase
riorganizzativa della struttura di vertice, partendo con un primo passaggio
che attiene alla macro organizzazione e consiste nella riduzione delle
direzioni regionali da 5 a 4 con un accorpamento e integrazioni di funzioni.
La seconda fase è prevista entro aprile e riguarderà la organizzazione
funzionale, la struttura dirigenziale e le posizioni organizzative.
Si tratta di una riorganizzazione, in linea con quanto affermato dalla
Presidente Stefania Proietti all’atto dell’insediamento, che, coerentemente
anche con l’attribuzione delle deleghe ai componenti della giunta
regionale, prenderà il via dal 1° marzo e ha la finalità di rendere la
struttura regionale sempre più rispondente alle esigenze delle funzioni che
l’Ente esercita.
La macro-riorganizzazione, promossa dalla Presidente Proietti e condivisa
da tutta la giunta, è stata portata avanti dal vicepresidente Tommaso Bori
che ha le deleghe a personale e riforme e comporterà un notevole taglio
delle spese, quantificato in un milione di euro nei cinque anni di mandato.
I risparmi conseguiti potranno essere ripartiti a favore delle risorse
umane della Regione che, come ha ricordato la Presidente, “con la propria
esperienza, conoscenza, professionalità e spirito di servizio sono il vero
valore e il capitale di ogni Ente pubblico”.
Le nuove direzioni regionali, che hanno il compito di sovraintendere i
processi delle varie funzioni, di coordinarle e rapportarsi con la parte
politica, sono state pensate in modo da rispondere sempre più e meglio alle
attuali occorrenze dell’Ente e saranno così strutturate:
– programmazione, bilancio, risorse umane, patrimonio, cultura, agenda
digitale;
– salute e welfare (dove la neo direttrice regionale Daniela Donetti si è
da poco insediata, precedendo le altre direzioni data l’urgenza di
intervenire sulla sanità)
– governo del territorio, ambiente, protezione civile, riqualificazione
urbana, coordinamento Pnrr;
– sviluppo economico, agricoltura, istruzione, formazione e lavoro, turismo
e sport.
“La decisione, che rispecchia la nostra visione di governo – affermano
Presidente e giunta – è stata presa dopo aver constatato la necessità di
una riforma audace e coraggiosa dell’Ente per portarlo a essere sempre più
rispondente alle tante e complesse funzioni di competenza. La
razionalizzazione delle direzioni regionali permetterà di conseguire sia
una armonizzazione delle funzioni della macchina amministrativa, molto più
coerente con l’organigramma funzionale e con gli assessorati, sia una
consistente riduzione dei costi di funzionamento”.
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