
(AGENPARL) – gio 06 febbraio 2025 SENZA DIMORA, SANT’EGIDIO: IL RICORDO A TERMINI
DI MODESTA VALENTI
Impagliazzo (Sant’Egidio): “Dalla sua memoria
un movimento di speranza che ha realizzato tante
convivenze per persone che vivono nella strada”
– Orefice (Ferrovie dello Stato):
“Continueremo a impegnarci per incentivare la
solidarietà” – Benoni Ambarus (vescovo
ausiliare per la carità): “Come una profetessa
che ha urlato a tutti: non fate finta che non
esistiamo”.
Si è svolta questa sera, al binario 1 di Termini,
una cerimonia in memoria di Modesta Valenti, la
donna senza dimora che 42 anni fa morì davanti
alla stazione, dopo ore di agonia, perché,
essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di
portarla in ospedale. Attorno alla targa che la
ricorda si sono raccolti molti tra volontari e
senza fissa dimora, che rappresentano quel largo
movimento di solidarietà nato attorno alle
persone che vivono nella strada.
“ Modesta – ha detto Marco Impagliazzo,
presidente di Sant’Egidio, la Comunità che in
tutti questi anni ha tenuto viva la sua memoria –
ci ha fatto scoprire la strada in modo diverso:
non come un luogo che collega un posto ad un
altro, ma come una singolare casa per chi non ha
casa. Ci ha invitato a fermarci e a vedere chi vi
abitava: persone messe ai margini ma con tanta
voglia di vivere, fragili ma che non vogliono
essere ignorate. Abbiamo scoperto una doppia Roma,
quella dei sommersi e quella dei salvati, noi,
più fortunati che spesso non ci accorgiamo di
esserlo. Modesta morì perché era sporca, ma
soprattutto perché era sola: nessuno si fece suo
avvocato, neanche d’ufficio. Da allora abbiamo
capito che la solitudine è una malattia un più
che può portare anche alla morte. Ma dalla
memoria di Modesta è nata la speranza
rappresentata, solo a Roma, da 110 convivenze,
dove persone che vivevano nella strada hanno
riacquistato la loro dignità e itrovato il loro
futuro”.
Per Gian Luca Orefice, Chief Human Resources di
Ferrovie dello Stato Italiane, “Modesta non va
dimenticata” perché non si ripetano più storie
di abbandono così drammatiche: “Le Ferrovie
dello Stato continueranno ad impegnarsi per
incentivare la solidarietà, perché la stazione
sia un luogo di tutti e perché ci sia quel calore
di cui tutti abbiamo bisogno: quell’attenzione
agli altri che deve essere il pane quotidiano non
solo delle associazioni ma di tutti”
“Modesta – ha affermato mons. Benoni
Ambarus, vescovo ausiliare di Roma delegato per la
carità – è stata per tutti noi una profetessa
perché ha portato con sé un fascio di luce e una
sensibilità che mancavano attorno alla condizione
di chi vive nella strada. Ha urlato a tutti: non
potete fare finta che io non esista. Diceva
Giovanni Paolo II che ogni persona ha una dignità
infinita ma troppo spesso non viene rispettata”.
E ha sottolineato “il grande valore” di chi ha
pensato, negli anni passati, proprio a partire da
quella tragedia della solitudine e del rifiuto, di
creare la residenza fittizia che porta il suo
nome, offerta a tanti senza fissa dimora.
La cerimonia si è conclusa con l’omaggio di una
corona ai piedi della targa che ricorda Modesta
Valenti e di tanti fiori, che ogni partecipante ha
potuto aggiungere in modo personale e commosso.
Roma, 6 dicembre 2025
In allegato alcune foto della cerimonia
Elenco allegati:modesta-termini-3.jpeg
modesta-termini-4.jpeg modesta-termini-2.jpeg
modesta-termini-1.jpeg Piazza di S. Egidio 3a –
http://www.santegidio.org Email –