
Lunedì sera, il presidente Donald Trump ha avviato il suo secondo mandato con un atto dirompente, firmando un ordine esecutivo che revoca 78 azioni esecutive adottate dall’ex presidente Joe Biden. Questa decisione segna l’inizio di una revisione radicale delle politiche dell’amministrazione precedente, con particolare attenzione ai temi della diversità, equità e inclusione (DEI), alla sicurezza del confine meridionale e alle politiche climatiche.
Trump ha messo nel mirino il primo ordine esecutivo di Biden, “Promuovere l’equità razziale e il sostegno alle comunità svantaggiate attraverso il governo federale”, eliminando diversi altri programmi legati all’equità razziale. “Elimineremo ogni programma di diversità, equità e inclusione nell’intero governo federale”, ha dichiarato Trump, definendo queste iniziative “inutili e divisive”.
Un’altra area chiave riguarda la sicurezza delle frontiere. Trump ha abrogato ordini che avevano reintrodotto la pratica del “catch and release”, bloccato le deportazioni di immigrati clandestini con precedenti penali e concesso benefici finanziati dal governo a immigrati irregolari. “Avremo un confine grandioso”, ha promesso Trump, annunciando un ritorno alle politiche più rigide come il programma “Remain in Mexico”.
Sul fronte climatico, Trump ha annullato ordini che imponevano standard rigorosi sulle emissioni e la transizione verso veicoli elettrici entro il 2030. Ha inoltre ripristinato il supporto per il petrolio e il gas, cancellando il divieto di trivellazioni e riattivando progetti come l’oleodotto Keystone. “Non torneremo mai più indietro”, ha affermato, promettendo di rilanciare l’indipendenza energetica americana.
L’ordine esecutivo prevede una revisione complessiva di tutte le azioni di Biden, con l’obiettivo di smantellare ulteriori politiche nel corso dell’anno. Secondo un rapporto di Fox News, Trump è pronto a firmare più di 200 ordini esecutivi nel suo primo giorno, una cifra senza precedenti.
Trump ha anche ritirato gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi sul clima, implementato un blocco delle assunzioni nel governo federale e vietato alle agenzie federali di presentare nuove normative senza approvazione diretta. Ha inoltre firmato ordini per prevenire la censura da parte del governo federale e per fermare la militarizzazione delle agenzie governative.
Questa rapida sequenza di cambiamenti segna l’inizio di un mandato che punta a ribaltare completamente le politiche della precedente amministrazione, riaffermando il programma “America First” di Trump.