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Alla redazione con preghiera di pubblicazione. Grazie e buon lavoro.
Oggetto: comunicato stampa
L’egoismo “buono” di Ferdinando De Giorgi al cinema Apollo
di Albinea
Il Ct ha presentato il suo ultimo libro di fronte a centinaia di
persone
“La pallavolo è lo sport più solidale di tutti e solo quando l’egoista diventa
egocentrico fa male al gruppo”
ALBINEA ( 2024) – Valorizzare il desiderio di emergere del singolo in modo che sia di
aiuto al gruppo, investire sull’”egoismo buono” che non deve mai diventare
“egocentrismo”. Sacrificarsi, conoscere i propri limiti, saper soffrire e allenarsi per
migliorare. L’importanza della reazione alle sconfitte per cementare un gruppo e la
necessità di dedicarsi con attenzione alle riserve, che spesso sono costrette a entrare
quando la situazione è critica. E poi tanti aneddoti divertentissimi e tanta empatia
con il pubblico. Tutto questo si è concentrato ieri sera nell’incontro al cinema Apollo
di Albinea con Ferdinando “Fefe” De Giorgi, allenatore campione del Mondo della
nazionale italiana di Pallavolo maschile, giunta quarta alle scorse Olimpiadi e grande
giocatore di volley, sia del campionato italiano, che della stessa nazionale.
Il ct, ospite della rassegna “Tu sì che vali. Storie di sport, valori e vita”, organizzata
dal Comune e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna, ha parlato del suo libro
“Egoisti di squadra” (pubblicato da Mondadori) di fronte a un pubblico attento e
divertito. In sala c’era anche l’amico, compagno di nazionale e cavriaghese doc: Luca
“bazooka” Cantagalli, con cui De Giorgi è stato protagonista di alcuni siparietti
divertenti ricordando le avventure azzurre. Inoltre, sono stati ospiti dell’incontro
alcuni atleti e atlete della Nazionale Italiana Pallavolo FSSI (Federazione Sport Sordi
Italia).
De Giorgi ha raccontato di aver conosciuto la pallavolo in oratorio: “Come moltissimi
anche io giocavo a calcio. Poi un giorno feci una schiacciata e mi accorsi di essere
forte e preciso. Da l’ provai ad andare a giocare a pallavolo a Squinzano e tutto
iniziò. Di schiacciate poi non ne feci più molte”, ha precisato sorridendo e ricordando
che era noto, oltre che per il suo impegno in campo, per la sua statura “normale” in
mezzo a tanti “giganti”.
Marco Barbieri
COMUNE DI ALBINEA – Ufficio Stampa – Segreteria del Sindaco
42020 :: Albinea (RE) :: Italy ::P.zza Cavicchioni, 8
Il volume è stato scritto insieme al pedagogista Giuliano Bergamaschi, che fa parte
dello staff azzurro: “L’egoista di squadra – ha spiegato De Giorgi – è una persona che
pur essendo egoista mette a disposizione della squadra il suo egoismo. L’egoismo
può essere una risorsa o una minaccia, dipende dal percorso che si fa. Per fare il
percorso migliore nel libro si parla di alcuni passaggi importanti per raggiungere un
risultato di squadra sfruttando l’egoismo di ognuno, il problema è quando per
realizzarsi non ci si mette a disposizione della squadra, del bene comune. La
pallavolo è lo sport più solidale di tutti e solo quando l’egoista diventa egocentrico fa
male al gruppo”.
Anche lo staff è fondamentale per l’allenatore salentino: “Deve funzionare
esattamente come il corpo umano – ha detto – ogni organo deve sapere quello che
deve fare. Se il fegato si mette in testa di fare il cuore allora sorgono dei problemi”.
Il Ct ha spiegato il cammino olimpico della nazionale, ricordando le esaltanti vittorie
nel girone, quella al cardiopalma contro il Giappone nei quarti e la sconfitta contro la
Francia in semifinale: “Abbiamo davvero fatto il meglio che potevamo, ma loro sono
stati più forti”. Qualche rimpianto c’è per non aver centrato il bronzo: “Contro gli Usa
avremmo potuto e dovuto fare meglio”, ma poi De Giorgi ha esaltato il suo gruppo di
giovani atleti con i quali ha vinto un Modiale e un campionato Europeo: “Sono
convinto che con questa generazione di ragazzi la nazionale farà molto bene per
tanti anni”.
Tra gli aneddoti più divertenti raccontati al pubblico spiccano senza dubbio le lezioni
di palleggio con il padre di Ivan Zayzev, che boffonchiava in russo ogni volta che De
Giorgi e il collega Alessandro Lazzeroni, detto Asterix per i grandi baffi, non
riuscivano ad alzare la palla a regola d’arte e il battesimo ortodosso, che De Giorgi è
stato “convinto” a effettuare in Siberia, immergendosi completamente nudo in un
fiume ghiacciato con la temperatura esterna a -40.
Concluso l’incontro il Ct, insieme a Giammaria Manghi, responsabile delle politiche
sportive della Regione Emilia-Romagna e Alessandro Lancetti, presidente provinciale
Fipav, ha premiato con un libro autografato Daniela Pulcini, per la sua collaborazione
costante con la Federazione Italiana Pallavolo alla quale ha dato un grande apporto
nel settore giovanile S3. La Pulcini, insegnate di educazione fisica, è stata la prima
donna a insegnare all’accademia militare di Modena. Inoltre ha vinto 4 scudetti in
serie A con la Fini Modena e conta 28 presenze in nazionale. Ha ricoperto cariche
direttive nella giunta del Coni e della Fipav. Inoltre dal 1990 ha svolto attività
volontaria dei progetti sportivi nelle scuole dell’infanzia di Reggio e presso palestre
gestite dall’US Arbor. Dal 1976 è responsabile e istruttrice dei Centri avviamento alla
pallavolo. 2009 è nel consiglio dell’US Arbor, vicepresidente Fipav si occupa dei
campionati giovanili.
Infine De Giorgi si è fermato nell’atrio del cinema per firmare con dedica centinaia di
libri e ha scambiato chiacchiere con le persone intervenute all’evento.
Marco Barbieri