(AGENPARL) – sab 18 gennaio 2025 Regione Carabinieri Forestale Abruzzo e Molise
Gruppo di LAquila
COMUNICATO STAMPA
CONTROLLI AI FRANTOI: I CARABINIERI FORESTALI IMPEGNATI NELLA CAMPAGNA
OLIO&AMBIENTE PER GARANTIRE RISPETTO DELLE NORME E QUALITA CERTIFICATA
DEL PRODOTTO
LAQUILA Negli ultimi mesi, il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale
e dei Parchi ha promosso un programma di controlli presso i frantoi oleari
per verificare il rispetto delle procedure, i divieti e le prescrizioni
previste nelle norme nazionali e regionali che riguardano lutilizzazione
agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide. Queste sono le
acque reflue derivanti dalla lavorazione dellolio doliva, costituite
dallacqua contenuta nella drupa, dalle acque del lavaggio e da quelle del
processo di molitura che, se immesse nellambiente o nelle reti fognarie,
senza un preventivo trattamento, arrecherebbero un grave danno agli
ecosistemi.
I Carabinieri Forestali hanno controllato diversi frantoi nella Provincia: 4
nella Valle Roveto, 2 nella zona di Sulmona e 3 nella zona di
Barisciano/Capestrano.
I sopralluoghi sono stati effettuati per accertare che gli impianti, le
condotte che recapitano le acque di vegetazione, gli scarichi e le vasche di
stoccaggio siano in linea con le norme del settore, nonché ad accertare la
regolarità dello spandimento sul terreno del prodotto trattato.
Nellambito dei controlli, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di
Barisciano hanno riscontrato delle irregolarità in un frantoio di Capestrano
(AQ) ove un addetto allopificio è stato sorpreso ad occultare nel terreno,
attraverso laratura, la sansa derivante dalla molitura delle olive (scarto
del frantoio, classificato come rifiuto) in maniera irregolare. Pertanto, i
militari hanno deferito allAutorità Giudiziaria della procura della
Repubblica di LAquila S.O., di anni 75, G.A.R, di anni 52 e D.S., di anni
52, ed hanno sequestrato il terreno, ricadente nel Parco Nazionale del Gran
Sasso e Monti della Laga, dove era stato accumulato del materiale di
rifiuto. Le ipotesi di reato riguardano le violazioni previste dal D. Lgs
152/2006 art. 256 (attività di gestione rifiuti non autorizzata) e art.137
comma 4 (utilizzazione agronomica di acque di vegetazione di frantoi oleari)
e dalla Legge Quadro sulle Aree Protette, Legge 394/1991 art.30.
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