(AGENPARL) – mar 14 gennaio 2025 COMUNICATO STAMPA
“Il Piemonte al mio fianco”: inclusione e diritti per le persone con disabilità visiva
Presentati i risultati del progetto di rete. Oltre 400 persone coinvolte tra professionisti sanitari, docenti, operatori di protezione civile e semplici cittadini
Sanità, scuola, protezione civile, nuove tecnologie, lotta contro le discriminazioni. Sono questi i principali ambiti di intervento del progetto “Il Piemonte al mio fianco”, un’iniziativa coraggiosa e ambiziosa, nata per sostenere l’inclusione e i diritti delle persone con disabilità visiva nella nostra Regione. Promosso dall’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) – Consiglio Regionale del Piemonte, il progetto ha beneficiato del sostegno economico della Regione Piemonte e del supporto della Rete Regionale contro le Discriminazioni.
Martedì 14 gennaio, nel corso di una conferenza tenutasi nel grattacielo della Regione, alla presenza del governatore Alberto Cirio, dell’assessore regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, e di tutti gli attori coinvolti, sono stati presentati i risultati di un progetto di ampio respiro, fortemente improntato, in tutte le sue fasi, alla logica di rete. In un anno di intenso lavoro sono stati affrontati alcuni nodi cruciali per ogni cittadino, ma particolarmente impattanti sulla vita quotidiana di chi convive con una disabilità. Si pensi, ad esempio, alle difficoltà che una persona non vedente può incontrare in un ospedale, oppure alle tante sfide e criticità legate al sostegno scolastico, o ancora ai maggiori pericoli connessi con situazioni impreviste e di emergenza. In tutti questi ambiti, è stato svolto un lavoro capillare, fondato sulla formazione (spesso tenuta in prima persona dalle persone cieche e ipovedenti), sulla conoscenza diretta, sul confronto reciproco.
«In Piemonte stiamo rafforzando un cambio di mentalità importante – dichiarano il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone – Ancora troppo spesso le discriminazioni riguardano l’accesso ai servizi per le persone con disabilità, per questo motivo abbiamo scelto di destinare le risorse per i progetti anti-discriminazione al superamento di queste barriere. La lotta alle discriminazioni si fa garantendo finalmente l’accesso ai servizi. Abbiamo scelto di collaborare a questo progetto con l’Unione italiana ciechi, che per noi è un referente importante, per favorire autonomia e accessibilità e per rendere realtà l’inclusione delle persone con disabilità visiva in tanti settori quotidiani: la sanità, la scuola, l’uso delle tecnologie, ma anche gli interventi di protezione civile, nei quali servono operatori formati. La strada – concludono il presidente Cirio e l’assessore Marrone – è ancora lunga, ma il percorso che stiamo portando avanti è sicuramente virtuoso ed è motivo di orgoglio perché non esistono sviluppo e crescita di una società se questa non è in grado di accompagnare e includere le persone più fragili garantendo loro pari diritti e pari opportunità».
«“Il Piemonte al mio fianco” è stato un progetto ambizioso e affascinante – commenta il presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore – Con le attività progettuali delle 5 aree di intervento abbiamo cercato di formare diverse figure professionali sui temi della disabilità visiva, con l’obiettivo di accrescere l’attenzione, la sensibilità e la preparazione di coloro che interagiscono a vario titolo con le persone cieche e ipovedenti. Inoltre abbiamo fornito una serie di suggerimenti per eliminare le barriere architettoniche, sensoriali, digitali e culturali che ancora oggi impediscono la piena inclusione delle persone con disabilità. Il fine ultimo del progetto è stato quello di migliorare la condizione delle persone con disabilità nelle varie sfere della vita quotidiana. Ringrazio la Regione Piemonte che, con il suo supporto economico e umano, ha reso possibile tutto questo. Grazie al progetto, oggi possiamo dire che il Piemonte è un po’ più attento e vicino alle esigenze delle persone con disabilità visive».
Di seguito un rapido resoconto del lavoro svolto nelle diverse aree di intervento.
Accessibilità delle strutture sanitarie
Considerata la difficoltà che spesso le persone con disabilità visiva incontrano nell’accedere a ospedali e strutture sanitarie, sono stati organizzati moduli formativi rivolti al personale medico e infermieristico, per illustrare le principali modalità di relazione con le persone cieche in tutto il percorso di cura (accoglienza, ricovero, esami clinici, indicazioni terapeutiche, dimissioni etc.). Gli incontri formativi, organizzati ad Alessandria, Cuneo e Vercelli, sono stati seguiti da 71 operatori sanitari. L’esperienza è stata arricchita da dimostrazioni pratiche che hanno simulato alcuni casi specifici legati alle attività sanitarie
Protezione civile
Sono stati organizzati diversi percorsi formativi teorico-pratici volti a garantire un soccorso e un’assistenza efficaci alle persone con disabilità visive in caso di emergenza. I percorsi formativi, promossi ad Alessandria, Cuneo, Pinerolo e Vercelli, hanno coinvolto 156 operatori della protezione civile che hanno potuto apprendere, anche con dimostrazioni pratiche, i comportamenti corretti da adottare in presenza di una persona cieca o ipovedente in difficoltà.
Inclusione scolastica
Quella del sostegno scolastico è una nota dolente che da molti anni rischia di pregiudicare il diritto allo studio degli alunni ciechi e ipovedenti. Assegnazione non tempestiva degli insegnanti, mancanza di preparazione specifica laddove invece la disabilità sensoriale avrebbe bisogno di competenze molto mirate, scarsa continuità didattica e carenza di ausili tecnici sono, purtroppo, tratti ricorrenti, che si affiancano a situazioni di eccellenza. Per colmare, almeno in parte, questo divario, sono stati avviati diversi percorsi formativi rivolti a insegnanti delle scuole piemontesi di ogni ordine e grado. Alla formazione, che si è tenuta nelle province di Biella, Cuneo, Torino e Vercelli, hanno partecipato oltre 100 insegnanti, i quali hanno avuto la possibilità di comprendere l’importanza dell’autonomia tra i banchi di scuola, nonché di conoscere il codice Braille (il sistema a punti in rilievo usato dalle persone cieche) e i principali ausili informatici che possono accrescere l’autonomia degli studenti con disabilità visive.
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