(AGENPARL) – lun 02 dicembre 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Dop economy: Cia, valore delle Ig strategico per lo sviluppo rurale *
*Il commento del presidente nazionale Fini sui dati positivi del XXII
Rapporto Ismea-Qualivita*
Roma, 2 dic – Le produzioni Dop e Igp sono il vero valore aggiunto
dell’agroalimentare italiano, sinonimo di quella tracciabilità e qualità
che dobbiamo continuare a sostenere con forza e, soprattutto, difronte alla
crisi climatica. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani,
Cristiano Fini, rispetto ai dati emersi dal XXII Rapporto Ismea-Qualivita
sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole Dop, Igp Stg, presentato
oggi a Roma.
“La Dop economy gode di buona salute, vale oltre 20 miliardi per una
crescita del +52% in dieci anni, ma bisogna fare ancora molta strada
-aggiunge Fini- perché sia garantita capacità produttiva agli agricoltori e
incentivato il ruolo chiave della ricerca e dell’innovazione nei campi”.
A pochi giorni dall’Assemblea annuale di Cia – che ha rinnovato la
necessità di un impegno serio per il rilancio delle aree interne sempre più
a rischio spopolamento – importante, dunque, per Fini, che la Dop economy
si confermi, malgrado le criticità congiunturali, un asset strategico del
sistema produttivo nazionale, “espressione di un patrimonio che dà voce ai
territori e che rappresenta di fatto un elemento di sviluppo rurale
sostenibile grazie al loro impatto positivo sul piano ambientale ed
economico, ma anche culturale e sociale. La mancata delocalizzazione rende
le Ig una linfa per l’economia locale -precisa- soprattutto nelle zone più
marginali del Paese, generando al contempo occupazione e lavoro”.
“Non dimentichiamo -conclude Fini- la Riforma Ue delle Ig e la partita
ancora tutta da giocare sul fronte della promozione del turismo
enogastronomico, come anche a salvaguardia della trasparenza nei confronti
dei consumatori. I prodotti Ig non sono semplici loghi da apporre in
etichetta, ma strumenti dinamici di resilienza e sostenibilità economica
dei territori, strategici alla competitività delle imprese e, prima ancora,
alla tenuta del reddito che per spingere l’export delle eccellenze avrà
sempre più bisogno del riconoscimento del valore degli agricoltori lungo la
filiera”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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