
(AGENPARL) – dom 01 dicembre 2024 *Comunicato Stampa*
*“La scuola in libreria”: martedì 3 dicembre, ore 18.00, l’ultimo
appuntamento alla Libreria Zabarella della Rassegna Letteraria curata dal
Sasfal-Cgil con la presentazione di “Genitori alla pari” insieme
all’autrice Alessandra Minello*
*“Perché l’equazione donna uguale cura è sbagliata e sia necessario non
solo un cambiamento politico, ma una rivoluzione del paradigma culturale
con cui pensiamo e viviamo la genitorialità a livello economico e sociale”*
*Martedì 3 dicembre*, alle* ore 18.00*, presso la *libreria Zabarella* *in
via Zabarella 80*, ultimo incontro de “La Scuola in Libreria”, la rassegna
letteraria curata dal *Sasfal-Cgil* – in collaborazione con la *Cgil di
Padova*, la *Flc Cgil Padova*, l’*Associazione Proteo Fare Sapere Padova *e
con il *patrocinio del Comune di Padova* – rivolta al mondo dell’educazione
e della formazione dei giovani e per la diffusione dei valori per
l’affermazione di una scuola democratica.
A chiudere il ciclo di incontri, che anche quest’anno ha visto un alto
numero di presenze, sarà la ricercatrice e autrice *Alessandra Minello*
(insieme a Tommaso Nannicini) di “*Genitori alla Pari – Tempo, lavoro,
libertà*”, edito da Feltrinelli, che presenterà il suo ultimo lavoro e
dialogherà con *Patrizia Tazza*, presidente del Sasfal-Cgil, e *Maria
Renata Zanchin*, formatrice, docente ed esperta in didattica.
“Ogni anno – fanno sapere i curatori dell’iniziativa – una madre
lavoratrice, rispetto a un padre lavoratore, passa due mesi in più a
prendersi cura della famiglia, mentre lui dedica quel tempo ai suoi
interessi e hobby. Si tratta di uno squilibrio abnorme che viene
solitamente accettato perché la nostra cultura collettiva si basa su una
semplice equazione: donna uguale cura. ‘Genitori alla pari’ ci spiega
perché questa equazione è sbagliata. E dimostra la necessità non solo di un
cambiamento politico, ma di una vera e propria rivoluzione del paradigma
culturale con cui pensiamo e viviamo la genitorialità a livello sociale ed
economico. Per far sì che, tra tempo e lavoro, trovi spazio la libertà di
tutte e di tutti”.
*Si allega locandina dell’iniziativa*