
(AGENPARL) – lun 25 novembre 2024 Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri
V Reparto – SM – Ufficio Stampa
Roma, 25 novembre 2024
L’ARMA DEI CARABINIERI
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza
contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e
responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.
Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le
iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di
comportamento violento o discriminante – sia fisico che psicologico.
La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social
dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella
specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino
ciò che subiscono.
In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso
presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale
dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”, evidenziando l’esistenza, a
sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo
ed economico.
Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità In molti
Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul
delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la
dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha
vista storicamente in posizione di disuguaglianza.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione
alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante
impegno profuso dall’Istituzione.
Inoltre, sul sito http://www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che
offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a
disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di
violenza subita in un rapporto di coppia (http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codicerosso/codice-rosso).
In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo
progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del
Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni
Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di
prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente
informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per
approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di
rischio e di elaborazione di strategie operative.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e
psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di
eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.
A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno
della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e
Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di
riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono
elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto
apprezzamento dei casi.
La loro preparazione è assicurata da specifici corsi frequentati presso l’Istituto Superiore di
Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma, che, dal 2008,
provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione
delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi
didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura
investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal
R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e
dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite.
Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di
formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio
Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a
seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare
le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di
emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per
le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”,
capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.
Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a
numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende
Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.