
(AGENPARL) – mar 01 ottobre 2024 Oggetto: “Società, discriminazioni e nuovi diritti”: a Modena, in collaborazione con il CRID, il Convegno annuale dell’Associazione di studi su Diritto e Società (D&S)
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COMUNICATO STAMPA
Si terrà a Modena, venerdì 4 e sabato 5 ottobre, l’annuale Convegno dell’Associazione di studi su Diritto e Società (D&S), organizzato in collaborazione con il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore, che avrà luogo negli spazi del Dipartimento di Giurisprudenza (venerdì) e della Fondazione Collegio San Carlo (sabato mattina).
Quest’anno il convegno ha come titolo “Società, discriminazioni e nuovi diritti” e intende sviluppare un confronto a più voci su principi quali uguaglianza e non discriminazione, che nascono e si affermano quali forme di controllo delle inevitabili prevaricazioni derivanti dal conflitto sociale, e in quanto storicamente e socialmente definite hanno un carattere dinamico motivato altresì dalle istanze poste dalle trasformazioni sociali e culturali.
“I lavori di questo convegno” – spiegano organizzatori e organizzatrici dell’Associazione Diritto e Società, Prof.ssa Rosalba Altopiedi, Prof. Ivan Pupolizio, Prof.ssa Monica Raiteri, Prof.ssa Valeria Verdolini, Prof. Massimiliano Verga – “mirano mettere a fuoco come il diritto sia già formalmente intervenuto su più livelli (internazionale, europeo, nazionale, locale) in diversi e numerosi ambiti, talvolta con spiccata lungimiranza, ma la dimensione variabile delle categorie, degli oggetti e dei soggetti dei processi di discriminazione interroga costantemente i sistemi normativi, portando all’emersione di nuove istanze di riconoscimento e di tutela. La riflessione sociologico-giuridica in questa sede offrirà un importante contributo all’individuazione degli attori, delle modalità e degli strumenti mediante i quali i principi enunciati nelle ormai numerose “carte dei diritti” sono stati – e continuano ad essere – declinati in funzione della loro “attualità” e, soprattutto, della loro efficacia e delle loro garanzie”.
“Tali documenti – proseguono i promotori – sono accomunati da una struttura che lascia sistematicamente spazio a “formule di chiusura”: formule che, in realtà, aprono la strada a nuove istanze di tutela e, in definitiva, al percorso che conduce al riconoscimento di nuovi diritti. Le possibilità di interpretazione di queste formulazioni “aperte” dei documenti normativi si rivelano, e costituiscono, potenti prese d’atto delle nuove realtà e dei mutamenti sociali e culturali, e offrendo agli attori sociali e alle istituzioni l’opportunità di costruire attraverso gli strumenti giuridici (ma non solo) modalità di riconoscimento e di categorizzazione delle nuove istanze sociali, e soprattutto, delle necessarie forme di tutela e garanzia”.
“Siamo onorati – affermano il Prof. Gianfrancesco Zanetti e il Prof. Thomas Casadei, fondatori del CRID e componenti del Comitato scientifico del Convegno – che l’Associazione di studi su Diritto e Società abbia scelto di organizzare a Modena questo importante appuntamento nazionale. L’esperienza giuridica contemporanea mostra come le strade della discriminazione siano molteplici, nonché destinate ad aumentare, specie in situazioni in cui le stesse si moltiplicano in logiche intersezionali. Di fronte a un siffatto quadro occorre rispondere non solo attraverso il diritto e gli strumenti giuridici tradizionali, ma anche attraverso la co-progettazione di pratiche di tutela che vedano protagoniste le istituzioni, comprese quelle accademiche”.
“Si tratta di obiettivi – concludono Zanetti e Casadei – che cerchiamo di perseguire sin dalla costituzione del CRID, nel 2016. In questi anni tante sono state le collaborazioni e i progetti, territoriali, nazionali e internazionali, in cui come Centro abbiamo lavorato in questa direzione”.
Il convegno, facendo propria una tradizione ormai consolidata, è diviso in tre momenti di riflessione.