Martedì, due bombardieri strategici russi Tu-95ms hanno effettuato un volo sopra le acque neutrali del Mare di Bering, al largo della costa occidentale dell’Alaska, come confermato dal Ministero della Difesa russo. Il volo, durato oltre 11 ore, è stato condotto nel rispetto delle normative internazionali sull’uso dello spazio aereo.
L’operazione ha coinvolto non solo i bombardieri strategici, ma anche due caccia Su-35 e Su-30sm, incaricati di fornire copertura durante l’intera missione. Secondo il comunicato ufficiale, “tutti i voli vengono effettuati nel rigoroso rispetto delle normative internazionali”, a sottolineare che l’incursione aerea si è svolta senza violazioni delle regole che disciplinano lo spazio aereo globale.
I Tu-95ms, tra i più longevi velivoli militari operativi, fanno parte dell’aviazione a lungo raggio delle Forze aerospaziali russe. Essi rappresentano una componente essenziale della triade nucleare russa, costituita da mezzi aerei, sottomarini e missili balistici intercontinentali. Questi bombardieri sono in grado di trasportare missili da crociera a testata nucleare, rendendoli un tassello chiave della capacità deterrente russa.
Il volo sopra il Mare di Bering si inserisce in un contesto geopolitico delicato, in cui le operazioni militari russe nell’Artico e nell’area del Pacifico settentrionale sono osservate con particolare attenzione dagli Stati Uniti e dai loro alleati. La regione artica e le acque circostanti l’Alaska rivestono un’importanza strategica crescente, sia per motivi economici che militari.
Sebbene il Ministero della Difesa russo abbia ribadito che i voli si sono svolti nel pieno rispetto delle norme internazionali, queste missioni sono spesso interpretate come una dimostrazione di forza e di presenza militare da parte di Mosca.