
(AGENPARL) – sab 13 aprile 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*San Gavino Monreale, 13 aprile 2024* – Il progetto “Bio Boes – I vantaggi
della filiera corta: ambientali, economici e salutistici”, pensato per la
valorizzazione delle carni bovine in biologico, ha fatto un ulteriore passo
avanti nelle sue attività con la visita formativa che si è tenuta nei
giorni scorsi nell’azienda bovina di Luca Sanna, presidente di
Confagricoltura Cagliari, in territorio di San Gavino Monreale e poi con un
incontro pubblico organizzato nella cittadina del Medio Campidano con al
centro del confronto i temi delle filiere corte e del biologico. Il tour in
azienda e i successivi lavori di approfondimento hanno visto partecipare
operatori del comparto, esperti e rappresentanti delle istituzioni locali,
a partire dal Gal Campidano (partner del programma) che, in questa
occasione, ha coinvolto anche Confagricoltura.
*Bio Boes*. Il progetto che mette assieme sei nazioni, rappresentate
attraverso altrettanti Gal sottoscrittori di un accordo di collaborazione
per una reciproca conoscenza e scambio di buone pratiche sulla
valorizzazione delle filiere corte e dei prodotti biologici, vede impegnati
i paesi della Slovenia (soggetto capofila), Finlandia, Svezia, Lituania,
Lettonia, Polonia e Italia con il Gal Campidano.
*Il presidente Sanna*. Il presidente di Confagricoltura Cagliari, Luca
Sanna, ha accolto la delegazione in azienda illustrando la riconversione
produttiva della sua impresa biologica: da allevamento di vacche da latte a
vacche da carne, con l’introduzione della razza Black Angus. “Puntare sulla
produzione dei bovini da carne – ha spiegato Sanna – significa mettere in
moto un lavoro che guarda al futuro dei consumi agroalimentari europei e
dell’intero pianeta. Si tratta di un processo che tiene conto delle
esigenze dei mercati e che assicura, sul piano degli allevamenti nostrani,
un risultato maggiore nel garantire qualità e salubrità delle carni
rispetto ad altre realtà produttive”.
Ufficio Stampa