
(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 Il Polo del ‘900 ospita la sua mostra fotografica Luci nel silenzio
CARLO VERDONE ‘INSOLITO’ OSPITE
AL GLOCAL FILM FESTIVAL DI TORINO
Venerdì 22 marzo l’attore e regista romano sarà a Torino, ospite del 23° Glocal Film Festival: in programma incontri, film e un’esposizione dei suoi scatti fotografici. Nell’occasione riceverà anche due prestigiosi premi.
TORINO – È un Carlo Verdone per molti versi ‘inedito’, almeno per il grande pubblico piemontese, quello che sarà protagonista venerdì 22 marzo a Torino, ospite del 23° Glocal Film Festival diretto da Alice Filippi.
Alle 18.00, al Polo del ‘900 in via del Carmine, verrà infatti inaugurata in anteprima regionale la sua mostra fotografica Luci nel silenzio, visitabile fino al 14 aprile con ingresso gratuito. Si tratta di un’esposizione che racchiude una serie di scatti realizzati negli anni dallo stesso regista e attore romano a nuvole, albe e tramonti. Immagini che egli stesso definisce “preghiere senza parole”, frutto della sua passione per il cielo, elemento naturale che da sempre è per Verdone fonte di ispirazione estetica e di contemplazione.
Verrà anche consegnato a Verdone la prima edizione del Premio Bosca Viaggio in Piemonte, riconoscimento che esordisce al Glocal Film Festival 2024. Ideato dall’Associazione Piemonte Movie, in collaborazione con l’azienda vitivinicola Bosca e la Film Commission Torino Piemonte, verrà conferito ogni anno a quei personaggi del mondo del Cinema che, pur non essendo piemontesi, hanno con la Regione un profondo legame personale o professionale: include un tour location di tre giorni, tutto spesato da FCTP, che può essere utilizzato direttamente dal premiato o essere devoluto a un regista under 30.
La giornata “verdoniana” proseguirà quindi alle 20:30 nella sala Uno del cinema Massimo, dove il Museo Nazionale del Cinema assegnerà all’attore e regista il proprio massimo riconoscimento: il Premio Stella della Mole. La cerimonia prevede un Talk con Bruno Voglino, Bruno Gambarotta, Anna Pavignano e Domenico De Gaetano. Seguirà la proiezione de Il mio miglior nemico (Italia, 2006, 35mm, 110’, col.), pellicola che vede Verdone nel ruolo di regista, sceneggiatore e interprete.
LA MOSTRA FOTOGRAFICA LUCI NEL SILENZIO
Il Glocal Film Festival 2024 porta in anteprima assoluta a Torino la mostra fotografica Luci nel silenzio, a cura di Alessandro Gaido ed Alice Filippi, ospitata dal 22 marzo al 14 aprile al Polo del ‘900 di Torino, in via del Carmine, con inaugurazione venerdì 22 alle ore 18.
L’esposizione raccoglie una serie di immagini realizzate da Carlo Verdone che sono frutto della sua passione per il cielo, elemento naturale che da sempre ne richiama l’attenzione, attraendolo e inquietandolo allo stesso tempo, nella poesia dei colori o nella sua cupezza minacciosa.
«Una passione assolutamente privata e liberatoria per chi, come me, ha dedicato e dedica ancora la sua vita artistica alla commedia, alla risata -dichiara il regista e attore romano- Finalmente, attraverso la fotografia, ho potuto riappropriarmi della mia vera indole: contemplativa, malinconica, spesso solitaria. Quando scatto non voglio nessuno accanto a me. Quel momento “mistico” è solo mio. Io e il cielo, un albero, una lontana montagna, una vallata. All’alba o al tramonto, prima o dopo una tempesta. Io e la natura nel corso delle stagioni, dove tutto è immobile. Senza alcuna traccia di umanità».
Per i suoi scatti, Verdone trae ispirazione sia dall’arte pittorica -a partire dalle opere del futurista e divisionista Luigi Russolo fino a quelle di Tiepolo, Monet, Turner e Constable- sia dalla musica, in particolare dalle composizioni strumentali elettroniche di Brian Eno, Philip Glass, David Sylvian e Robert Fripp, suoni che lo riportano alla contemplazione, allo stupore silenzioso del cielo.
«La fortuna di abitare in alto, fin da piccolo, e di godere degli ampi terrazzi nel centro della mia Roma, ha sicuramente contribuito a predispormi verso lo stupore di quella moltitudine di colori che scandivano le varie stagioni -aggiunge ancora Carlo Verdone nel presentare la mostra e il suo approccio alla fotografia- La svolta avvenne quando, sfogliando un libro di mio padre, trovai una pagina dove era stampato un dipinto di Russolo, dal titolo Lampi. Pittore e musicista, Russolo nel 1910 aveva raffigurato un paesaggio notturno, inquietante, sul quale incombevano minacciose nuvole che venivano illuminate da potenti lampi. Era un’immagine di rara vibrazione e suggestione. Quelle energie nascoste, attraverso le scintille abbaglianti, mi ipnotizzarono a tal punto che cominciai ad interessarmi al cielo visto da altri pittori. Ben conscio che mai nessun fotografo avrebbe potuto rendere le loro creazioni più sconvolgenti ed ipnotiche, cominciai a puntare la macchina fotografica verso l’alto. E ben presto il cielo divenne ispirazione ed ossessione».
CARLO VERDONE, UN ATTORE ‘PIEMONTESE’