
(AGENPARL) – mar 27 febbraio 2024 IN DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE
IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2024-26
È in discussione questo pomeriggio in Consiglio comunale il Piano triennale delle opere pubbliche 2024-26, illustrato in aula dall’assessore ai Lavori pubblici Nicola Mele.
“Oggi ho l’onore e l’onere di presentare il nuovo Piano triennale delle opere pubbliche, l’undicesimo in questi nove anni e mezzo dell’amministrazione Decaro – ha esordito Nicola Mele -, e di farlo per la prima volta al posto del mio predecessore Pino Galasso, che ringrazio per lo straordinario lavoro compiuto. Anche quest’anno, come già accaduto nel 2023, riusciamo a portare alla vostra attenzione questo documento nel secondo mese della prima annualità: circostanza importante poiché, una volta approvato, gli uffici possono lavorare con serenità per predisporre tutti gli atti necessari e propedeutici alla cantierizzazione delle opere. Il Piano triennale dello scorso anno ha rappresentato una grande sfida che la città tutta ha scelto di affrontare, sfruttando le numerose e straordinarie opportunità finanziarie che la nostra amministrazione ha saputo cogliere grazie a un eccezionale lavoro di candidatura e programmazione che è stato brillantemente effettuato da parte degli uffici.
Credo che questo Piano triennale sia la riprova del fatto che la città di Bari sta mettendo tutti i presupposti per vincerla, questa sfida. Proprio perché si tratta di uno strumento di programmazione reale dei lavori della città, in continua evoluzione mese per mese, il Piano vede una sensibile diminuzione delle nuove opere inserite ma contemporaneamente conferma l’effettivo avanzamento dei progetti, dei lavori e dei cantieri”.
Dal Piano, infatti, escono alcune opere presenti l’anno scorso perché concluse o definitivamente contrattualizzate: ad esempio il primo lotto del waterfront di Bari vecchia, il waterfront di Santo Spirito, il campo sportivo Leo Dell’Acqua a Carbonara, il Parco per tutti a Torre a Mare, tutti gli asili nido finanziati dal PNRR (11) e la Casa della Cittadinanza presso la ex caserma Rossani.
Nel complesso sono 453 gli interventi suddivisi nelle tre annualità, 262 dei quali (il 62 per cento) prevedono almeno una spesa nel primo anno e i restanti 158 (il 38 per cento) prevedono una spesa nel secondo e terzo anno.
La dimensione economica è imponente: un miliardo 104mila euro, suddivisi con 402 milioni previsti nella prima annualità (2024) pari al 36 per cento, 608 milioni nella seconda annualità (2025) pari al 55 per cento e 94 milioni di euro nella terza (2026) pari al 9 per cento.
La maggior parte dei finanziamenti deriva da risorse regionali o statali. Nel primo caso, i trasferimenti regionali ammontano per l’intero triennio a 200 milioni di euro, mentre i trasferimenti statati toccano i 797 milioni di euro circa. La somma dei due corrisponde al 90 per cento della dimensione economica del nuovo Piano triennale.
Il programma è condizionato dalla necessità di concentrare la spesa nelle prime due annualità per rispettare le milestone previste dalla maggior parte dei finanziamenti, sia statali come il PNRR, sia regionali, che come noto impongono tempi stringenti sia per l’ultimazione dei lavori sia per la contrattualizzazione.
Questo piano conferma dunque una programmazione straordinaria per la città di Bari e rappresenta al contempo uno strumento di feedback dei risultati raggiunti confermando che una parte significativa delle opere ha rispettato gli obiettivi intermedi previsti dagli strumenti di finanziamento. Quindi, ad esempio, gli studi di fattibilità dello scorso anno sono diventati in molti casi dei cantieri già avviati, come nel caso della sede dell’Accademia delle Belle Arti e della Piazza d’Arti presso l’ex Caserma Rossani, il 1°lotto della fogna bianca a Carbonara-Ceglie e quella al San Paolo, gli interventi del Piano periferie sempre al San Paolo.
Per altre opere è stato fondamentale l’utilizzo dello strumento dell’appalto integrato che sulla base del PFTE rafforzato (per i progetti PNRR) o del progetto definitivo ha consentito di rispettare i termini previsti dai vari finanziamenti.
Nei prossimi mesi, quindi, diverse importanti opere si avviano verso la cantierizzazione: il waterfront di San Cataldo e il Parco del Faro, ormai prossimo alla consegna dei lavori, il Parco della Rinascita (appalto integrato già affidato e imminente conclusione del progetto definitivo), la riqualificazione del lungomare tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta (appalto integrato aggiudicato e a breve avvio del PE) il Bus Rapid Transit (appalto integrato aggiudicato e in fase di redazione il PD) per 159 milioni di euro.
Tra le altre grandi opere di rigenerazione urbana dobbiamo ricordare anche:
· il nodo verde di Bari centrale, 96 milioni di euro, opera di competenza di RFI per cui è stata completata la procedura di gara e individuato appaltatore
· la riqualificazione di Costa Sud, sei lotti, 86 milioni di euro complessivi per cui i primi cantieri partiranno entro la fine di marzo
· i due progetti Pinqua, a San Pio e a Santa Rita, per un totale di 31 milioni di euro, per i quali i lavori sono stati aggiudicati attraverso Invitalia e oggi è in corso la progettazione avanzata
· il waterfront di Bari Vecchia, Santa Scolastica, Molo Sant’Antonio, Molo San Nicola, per un importo di 21 milioni e mezzo di euro, per cui i lavori sono in corso sul 1° lotto.
Un risultato eccezionale se integrato con le tante opere di media e piccola dimensione, concluse nei mesi scorsi o con i lavori in uno stato avanzato di cantierizzazione.