
(AGENPARL) – mer 14 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
L’on. Safina sulla crisi del comparto agricolo: “Ancora una volta il governo Schifani
fa orecchie da mercante”
Trapani, 14 febbraio 2024 – “Ancora una volta il Governo regionale ed il suo presidente
dimenticano gli agricoltori siciliani e la drammatica situazione che il comparto sta vivendo. Nella
bozza del nuovo collegato alla Finanziaria che dovrebbe approdare all’Ars nel prossimo mese di
marzo, a fronte degli ulteriori 100 milioni da destinare alle esigenze dei cittadini e degli Enti locali,
non un centesimo è stato previsto per i ristori a sostegno dell’agricoltura e della zootecnia”.
A parlare è il deputato regionale trapanese Dario Safina che nei giorni scorsi era tornato
sull’argomento proponendo al governo di stornare i 10 milioni previste per le elezioni delle
Provincie poi saltate, al settore agricolo.
“Sembra veramente assurdo – continua Safina – che Schifani e i suoi continuino ad ignorare una
situazione di tale gravità senza muovere un dito. Eppure, di tavoli di crisi e incontri con i
rappresentati del mondo agricolo ne hanno fatti nei mesi scorsi, con tanto di comunicati stampa a
margine. E’ il momento di smetterla con la propaganda fine a se stessa e dare una mano concreta
ai lavoratori della terra e alle loro famiglie, ormai prossimi al collasso economico”.
“Intanto subito i ristori, stornando i 10 milioni destinati al ripristino delle Province – prosegue il
deputato trapanese -. E poi si avvii un serio dialogo con il governo nazionale e con l’Europa per
scrivere norme che possano consentire il rispetto delle nuove politiche economiche ambientali,
all’interno di un sistema economico circolare che non pregiudichi il diritto dei nostri produttori
agricoli di continuare a svolgere un lavoro che è fondamentale anche per la tutela del territorio e
del paesaggio”.
“Ricordo a me stesso prima che ad altri, – conclude Safina – che la Sicilia è una regione che per il
suo 70% del suo territorio rischia la desertificazione. E’ fondamentale dunque implementare le
politiche di riuso dell’acqua favorendo investimenti da parte dei Comuni e degli Enti locali nel riciclo
dell’acqua così che dopo la depurazione possa tornare ad essere utilizzata per le colture e per gli
usi civili”.