
(AGENPARL) – mar 06 febbraio 2024 Le abitudini di studio all’Università
La sintesi dell’indagine AIE – Talents Venture sul cambiamento delle modalità e degli
strumenti di studio degli universitari
Più di quattro studenti universitari su dieci, interpellati sui materiali utilizzati per preparare
l’ultimo esame universitario, dichiarano di aver fatto a meno di libri e prodotti digitali
editoriali (quali contenuti integrativi, schede di approfondimento e prove di autoanalisi),
facendosi bastare appunti, propri o di colleghi, riassunti scaricati dal web, registrazioni delle
lezioni, slide, dispense, quiz ed esercizi del docente, correzioni di prove d’esame e altri materiali
non strutturati, spesso progettati per fornire un semplice supporto complementare allo studio dei
testi.
La ricerca “Le abitudini di studio all’Università”, svolta da Talents Venture per l’Associazione
Italiana Editori (AIE) su mille studenti universitari tra i 19 e i 30 anni, fornisce un quadro
aggiornato sulla frequenza di utilizzo da parte di ragazzi e ragazze dei diversi strumenti per la
formazione, e sulle motivazioni che sottendono alla preferenza di uno strumento rispetto all’altro.
Dove si studia. Nel dettaglio, il 59% degli studenti interpellati ha utilizzato libri e risorse digitali
editoriali per preparare l’ultimo esame universitario. I materiali più utilizzati dagli studenti, nella
maggior parte dei casi accanto ai libri, ma talvolta da soli, sono però quelli forniti dai docenti –
saggi, dispense, quiz – citati nel 78% dei casi, e quelli autoprodotti, come appunti e mappe
concettuali, indicati nel 71%. Il 54% degli studenti, infine, utilizza appunti e dispense forniti dai
colleghi o scaricati online.
Buoni e cattivi studenti? Materiali di studio editoriali (libro e digitale), materiali autoprodotti e
forniti dai docenti non sono in competizione uno con l’altro, ma complementari, disegnando un
universo studentesco che si divide tra studenti che approfondiscono e utilizzano più piattaforme
e altri che invece tendono a ridurre al minimo le risorse di apprendimento. In particolare, chi
utilizza i materiali editoriali (libro e risorse digitali) più spesso utilizza accanto ad essi anche i
propri appunti (52%), le slide proiettate a lezione (45%), le risorse autoprodotte come le mappe
concettuali (40%) e tutti gli altri supporti. Chi sceglie di non utilizzare materiali di studio
editoriali, utilizza meno anche i propri appunti (46%), le slide (40%), le risorse autoprodotte
(31%) e tutti gli altri supporti.
Studiare solo per passare l’esame? Emerge, tra alcuni studenti, una visione dello studio come
attività meramente funzionale al superamento dell’esame e non con il fine di acquisire una buona
formazione. “Hanno tutto ciò che serve per superare l’esame” è infatti tra le prime tre motivazioni
di utilizzo degli appunti propri, delle dispense del docente, delle registrazioni delle lezioni, dei
riassunti e delle dispense degli altri studenti, degli appunti dei colleghi. La facilità di utilizzo è
tra le prime tre ragioni di utilizzo degli appunti propri, dei riassunti e delle dispense online, delle
risorse create da altri studenti.
I materiali editoriali e il ruolo centrale del docente. Nella capacità del libro e dei materiali
digitali editoriali di imporsi come strumento di approfondimento e analisi per la maggioranza
degli studenti (59%), un ruolo fondamentale è giocato dai professori. Il fatto che tali materiali
sono stati indicati dal docente (53% dei casi) è la prima ragione del loro utilizzo, seguito dalla
considerazione che consentono una preparazione specifica (27%) e dalla loro completezza
(25%).
Leggere su carta aiuta a concentrarsi. Tra gli studenti che utilizzano materiali editoriali, oggi
disponibili sia in versione digitale che cartacea, una netta maggioranza (78%) preferisce la carta,
il 15% il digitale, mentre per il 7% è indifferente. La ricerca conferma quanto già evidenziato da
diverse ricerche a livello mondiale, secondo cui la lettura su carta è ritenuta dalle generazioni
native digitali più proficua per la comprensione e la memorizzazione. I primi tre vantaggi del
libro di carta sono infatti la possibilità di annotare e sottolineare (47%), la facilità di lettura/studio
(44%) e la facilità di concentrazione (43%). A vantaggio del digitale, gli studenti indicano la
sostenibilità ambientale (44%), la possibilità di accesso ovunque ci si trovi (41%) e la facilità di
trasporto (40%).
Caratteristiche rilevazione: C.A.W.I. test quantitativo su panel Toluna Italia. Intervallo di realizzazione: 15 giugno
2023 – 17 luglio 2023. Hanno iniziato la compilazione: 4.152.
Caratteristiche del target: 1000 interviste totali a giovani fra i 19 e i 30 anni, attualmente iscritti/e a un corso di
laurea triennale o ai primi tre anni di magistrale a ciclo unico, iscritti/e in atenei italiani non telematici.