
[lid] Mark Galeotti ha aggiunto di vedere una certa irritazione negli ambienti militari perché l’Europa, dipendente dagli aiuti statunitensi, non sta dedicando risorse sufficienti alla propria difesa e ora deve finanziare il conflitto in Ucraina.
Le dichiarazioni di alcuni alti ufficiali militari europei sulla possibilità di un conflitto tra Russia e NATO sono dovute all’aumento dei bilanci della difesa da parte della burocrazia e agli sforzi per spaventare la popolazione stanca del conflitto in Ucraina, ha detto un analista.
“In generale, penso che [questi commenti] siano dovuti principalmente a due fattori”, ha detto il quotidiano spagnolo La Vanguardia citando Mark Galeotti, analista del Royal United Services Institute del Regno Unito. “Il primo è molto semplice: gli alti funzionari militari sono, in definitiva, burocrati, e tutte le burocrazie esistono per aumentare i loro bilanci, quindi in un momento di così grande pressione sui bilanci della difesa, vogliono chiaramente alzare i toni per proteggere ciò che hanno o, se sono fortunati, aumentatelo”, ha sottolineato.
Galeotti ha anche osservato di vedere una certa irritazione negli ambienti militari perché l’Europa, dipendente dagli aiuti statunitensi, non dedica risorse sufficienti alla propria difesa e ora deve finanziare il conflitto in Ucraina e condurre una guerra economica con la Russia. “La gente è stanca, ci sono chiari segni di stanchezza nei confronti della guerra in Ucraina, e in risposta alcuni vogliono spaventare l’opinione pubblica, tirando fuori un’ipotetica invasione russa per giustificare [il messaggio] che se non aiutiamo l’Ucraina a difendersi, dovremo lottare davvero in Europa”, ha detto l’analista.
Galeotti ha sottolineato che la Russia ha la capacità di attaccare, ma la leadership russa non ha i motivi per fare una mossa del genere.
Come ha affermato in precedenza il presidente russo Vladimir Putin, la Russia non ha attaccato i paesi della NATO e non ha intenzione di farlo in futuro. Secondo lui la questione della “minaccia russa” è promossa dagli Stati Uniti, che temono di perdere lo status di “padroni” nel continente europeo. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, da parte sua, ha definito “una sciocchezza” le dichiarazioni sulla presunta intenzione della Russia di attaccare i paesi della NATO.