
(AGENPARL) – ven 26 gennaio 2024 Frana in Valsugana. “Costi raddoppianti per i trasporti. Situazione
che mette ancora in evidenza la necessità di concretizzare la A31
considerato l’export vicentino verso Germania, Paesi Bassi e Belgio
che vale 3.8 miliardi di euro, pari al 16,7% dell’export totale provinciale”
Costi di trasporto almeno raddoppiati, in alcuni casi triplicati, per gli autotrasportatori
conto terzi o conto proprio. Questo segnalano alcuni imprenditori artigiani della zona
pedemontana prendendo ad esempio un mezzo in partenza da Marostica con
destinazione Trento Nord che deve fare 100 km in più passando per Verona. È questo
l’immediato e tangibile effetto della chiusura della Valsugana a seguito della frana
avvenuta alcuni giorni or sono. Ci sono poche altre alternative per percorrere strade e
poco adatte ai mezzi pesanti, che si traducono in ore ‘perse’, maggiori costi di
personale, una riduzione del volume di servizi nell’arco della giornata, minor sicurezza,
stress per i territori attraversati.
“Le nostre aziende che hanno un corposo portafogli clienti del centro nord Europa,
Germania su tutti, subiranno notevoli disagi su più fronti a causa della chiusura della
Valsugana – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza-.
Ciò si traduce in un aumento dei costi di trasporto impossibili da ‘ribaltare’ sul cliente e
il tutto andrà a incidere ancora una volta sulla marginalità dell’impresa. Senza
dimenticare che anche dal lato trentino arrivano prodotti e materiali lavorati dalle
nostre aziende, in particolare nelle filiere della subfornitura, quindi anche da quel
versante non mancheranno disagi. Un fenomeno che toccherà imprese della fascia alto
pedemontana e della pianura”.
“Nel ringraziare i Sindaci che hanno deciso di aprire la viabilità locale ad aziende e
cittadini – aggiunge Cavion- ribadiamo che, accanto a soluzioni di emergenza per
tamponare la situazione, vanno necessariamente portate avanti progettualità più
strutturate. Non è immaginabile che un evento di questo genere possa bloccare o
avere un impatto di tal misura sulla vita e l’economia di un territorio e questo perché
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non sono state portate a termine le alternative infrastrutturali progettate e richieste a
gran voce da anni”.
“Confartigianato ha sempre sostenuto quanto il prolungamento a nord della A31 sia un
‘corridoio’ importante per le nostre imprese, ora la concretizzazione del progetto si
rende quanto più necessaria – prosegue Cavion-. Dal settore manifatturiero,
all’alimentare, alla logistica, al trasporto persone, sono numerose le imprese costrette
a cercare soluzioni alternative per non rischiare di veder compromesso il proprio
mercato, auspicando soluzioni strutturali più rapide possibile che prevedano
ovviamente la doverosa messa in sicurezza della Valsugana”.
A confermare l’importanza del ‘corridoio’ verso Nord sono i dati dell’Ufficio Studi di
Confartigianato. Da Vicenza l’export manifatturiero che negli ultimi dodici mesi
(ottobre 2022/settembre 2023) ha preso la strada verso Nord è stato di 3.843 mln di
euro, pari al 16,7% dell’export totale provinciale. Più in particolare: 2.750 milioni di
euro (11,9%) verso la Germania, 597 mln di euro (2,6%) verso i Paesi Bassi, 495 mln di
euro (2,1%) verso il Belgio.
Comunicato 12 – 26 gennaio 2024
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