
(AGENPARL) – mar 16 gennaio 2024 Roma, 16 gennaio 2024 – I funzionari della Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio delle Dogane di Roma 1, all’esito di una lunga attività di monitoraggio e controllo sulla circolazione dei prodotti alcolici, con l’ausilio fondamentale delle banche dati a disposizione dell’Agenzia, hanno scoperto una frode nel settore dei prodotti alcolici.
L’operatore sottoposto a controllo agiva in regime di deposito fiscale, ossia ad accisa ed Iva sospesa, stoccando all’ingrosso birra, vini spumanti, vini tranquilli, bevande spiritose e prodotti intermedi. All’esito di un accesso – insospettiti per il notevole incremento, nelle ultime settimane, di prodotto in arrivo e in stoccaggio – presso quella che doveva essere la sede fisica del deposito di destinazione dei prodotti, i funzionari accertavano che lo stesso era stato smantellato e reso non più operativo da diversi mesi, mentre dal punto di vista informatico l’operatore – nello stesso periodo – aveva continuato ad accettare ed appurare (ossia a certificare l’avvenuta introduzione del merce nel deposito) – ovviamente in maniera fittizia – un considerevole numero di “e-ad” (documento elettronico di trasporto e movimentazione del prodotto che viaggia in sospensione di imposta). Naturalmente nel luogo fisico ove era allocato il deposito i funzionari non rivenivano, al momento dell’accesso, alcuna giacenza effettiva.
Dei fatti, ascrivibili ad un sodalizio criminale composto da sei persone che, a vario titolo e con diversi ruoli, hanno contribuito alla frode, è stata notiziata l’Autorità giudiziaria.
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DT IV – Lazio e Abruzzo
Ufficio Comunicazione e Relazione Esterne