
(AGENPARL) – sab 30 dicembre 2023 Rieti 30 Dicembre 2023
Lavoro nel 2023. Paolucci (Uil): “Un altro anno difficile per il nostro
territorio. Ci auguriamo un 2024 migliore”
Si sta per concludere un anno difficile. Un anno che ha visto la Uil di
Rieti e della Sabina Romana impegnata per cercare di arginare l’emorragia
di posti di lavoro nella nostra provincia. Un anno scandito da crisi e da
speranze frustrate poi dalla realtà.
“In questo scenario – dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil
di Rieti e della Sabina Romana – il nostro pensiero va a tutte quelle
persone che vivono un futuro professionale incerto perché precario o perché
in cassa integrazione, come nel caso della Imr, o peggio ancora perché
l’azienda ha chiuso definitivamente i battenti, come accaduto all’azienda
Antica Pasta di Greccio”.
Il panorama è sconfortante. Gala Salsonica, Ritel, Smd: sono ancora ferite
aperte che hanno impoverito il tessuto economico reatino. Anche se alla
Reset il peggio sembra ormai alle spalle e anche se gli ex lavoratori
Elexos hanno trovato una nuova collocazione, il bilancio dell’anno non può
certo essere definito roseo. Il lavoro stabile e sicuro da queste parti è
semisconosciuto. Quel poco che c’è è sottopagato, specie per le ragazze e i
ragazzi. In un nostro recente approfondimento abbiamo infatti dimostrato
come gli under trenta del reatino occupati nel settore privato escluso
quello agricolo percepiscano mediamente poco più di 12mila euro l’anno,
mentre la media di tutte le lavoratrici e i lavoratori dello stesso settore
è di 17.690 euro.
“E’ la discontinuità lavorativa che decreta vulnerabilità e che frantuma le
speranze dei giovani – spiega il sindacalista – E’ impossibile infatti
progettare un futuro se ragazze e ragazzi sotto i trenta anni hanno potuto
far affidamento nel 2022 soltanto su 190 giornate retribuite. E’ contro
questo sistema perverso, che da un lato genera nuovi poveri e dall’altro
rinuncia in partenza al contributo di innovazione e competenze delle nuove
generazioni, che noi lotteremo senza sosta fin quando non sarà demolito”.
“C’è un nucleo industriale da rivitalizzare e da rilanciare – aggiunge
Paolucci – l’impegno di tutte le istituzioni sarà fondamentale per
raggiungere questo obiettivo. Bisogna far presto perché se prima della
pandemia le persone occupate a Rieti e provincia erano circa 58mila a fine
2022 erano scese poco più di 55mila. E i dati che a breve saranno
disponibili dei dodici mesi di questo questo 2023 con ragionevole certezza
non potranno indicare un recupero occupazionale in grado di compensare
l’emorragia che ha colpito questo territorio”.
“Il nostro è un sindacato, laico, pluralista e riformista – conclude
Paolucci – la Uil continuerà a rappresentare e tutelare lavoratrici e
lavoratori con determinazione e rinnovato impegno. A tutti loro auguriamo
un anno migliore, un anno di lavoro stabile e sicuro. Un anno che faccia
passi avanti per mandare definitivamente in pensione il precariato”.