
(AGENPARL) – Roma, 29 nov 2023 – “Il senso delle Istituzioni nella visione pedagogica di Luigi Secco: l’educazione tra intercultura e volontà nella società pluralistica in crisi di valori e di orientamento”
Mercoledì 29 novembre (Ore 16)
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La Camera dei deputati ricorda oggi un religioso, uno studioso, un professore di rara potenza intellettuale e di profonda umanità: Mons. Luigi Secco.
L’occasione è data dalla presentazione dell’Opera omnia in otto volumi curata dal professor don Stefano Peretti, che ringrazio.
L’Opera raccoglie in modo sistematico le oltre 150 pubblicazioni scientifiche, fra libri e saggi, di cui Mons. Secco fu autore nella sua laboriosa vita.
Nato nel 1927 a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, egli fu nominato Rettore dell’Istituto Vescovile “Antonio Graziani” di Bassano del Grappa nel 1967.
È stato professore ordinario di Pedagogia nelle Università di Padova e Verona.
Nell’ateneo scaligero, l’università della mia città, è stato anche prorettore e preside di facoltà.
Scomparso nel 2017, Mons. Secco ha lasciato un segno indelebile nella comunità dei fedeli e degli studiosi.
Egli è ritenuto un punto di riferimento intellettuale e umano sia da coloro che lo hanno conosciuto sia da coloro che hanno letto i suoi scritti trovandovi ispirazione.
Mons. Secco ha dedicato la sua vita all’educazione dei giovani.
La maggior parte dei suoi testi scientifici riguarda la pedagogia.
Egli ha anche approntato strumenti per la formazione dei docenti.
Centrale per lui era la famiglia, che considerava la cellula fondamentale nella formazione della personalità.
Con i giovani aveva un approccio diretto: parlava un linguaggio semplice, senza darsi un tono accademico.
“Molti studenti – osservò in un’intervista – si sono sentiti capìti e ancora adesso mi riferiscono che riuscivo a trarre da loro le migliori energie. Molti mi scrivono ancora: è importante perché credo ci sia più bisogno di umanità che di tante altre cose”.
Mons. Secco è stato uno dei massimi rappresentanti della pedagogia interculturale.
Il suo contributo all’introduzione di questa disciplina in Italia è stato determinante.
Egli riteneva infatti che la pedagogia, preso atto delle profonde trasformazioni avvenute nelle nostre società, dovesse tenere nella dovuta considerazione le differenze etniche e culturali, studiando forme pedagogiche fondate sul dialogo e sulla comprensione reciproca.
Sempre pronto a riconoscere la bellezza della creatura umana, egli era convinto che l’uomo potesse dare il meglio di sé stesso nelle relazioni umane e nel rapporto con gli altri.
Mons. Luigi Secco ha così elaborato una vera e propria “pedagogia dell’amore”, per citare il titolo di un suo importante libro del 2006 raccolto nell’Opera Omnia.
La sua riflessione è ruotata sempre attorno alla forte convinzione che, senza un supplemento d’anima e di umanità, le conoscenze dei dotti fossero vuote e inutilizzabili.
Che la sua testimonianza di vita e i suoi insegnamenti possano continuare a essere d’esempio per tutti.